Alla vigilia dell’impegno che – se non è fondamentale – è sicuramente molto molto importante per gli sviluppi del prossimo futuro, due quarti della difesa titolare del Napoli non sono in Francia, a Marsiglia, ma a Roma, nel centro clinico sportivo di Villa Stuart. Niente Champions per Zuniga e Britos: hanno a che fare con il ginocchio e la clavicola, entrambi dal lato destro del corpo. Benitez non potrà disporre dell’esterno colombiano per almeno un mese e mezzo: nel week end del 1º dicembre è in programma Lazio-Napoli, una settimana più tardi Napoli-Udinese, sulla tabella di Zuniga sono quelle le date cerchiate per il probabile ritorno in campo. Britos punta a rientrare dopo la sosta di metà novembre, quando si giocherà Napoli-Parma.
INTERVENTO – Alle nove di mattina Zuniga è già nei corridoi del centro romano, pronto ad affidarsi alle mani del professor Mariani, uno dei migliori per prendersi cura delle ginocchia di un calciatore (sulle pareti ci sono le maglie autografate di mezza serie A). Il colombiano, accompagnato dalla moglie e dall’agente, è claudicante ma sorridente. Intorno all’ora di pranzo, dopo gli esami del caso, l’intervento in artroscopia, perfettamente riuscito: oltre all’infiammazione della cartilagine causata da un’operazione di otto anni fa, c’era da rimuovere la calcificazione arrivata dopo un colpo subito a metà settembre con la nazionale colombiana. L’articolazione di Zuniga è stata ripulita, ora 10 giorni di tutore e poi visita decisiva per confermare i tempi di recupero.
VISITA – Il dottor Alfonso De Nicola, medico sociale azzurro, prima di raggiungere il resto della comitiva a Marsiglia, ha seguito attentamente anche la situazione di Britos. «Va male…» ha detto con un sorriso amaro il centrale che si è fermato dopo un contrasto con Borriello nella sfida persa venerdì scorso all’Olimpico con la Roma. La lussazione di secondo grado alla clavicola, pur non richiedendo intervento chirurgico, è uno dei guai più fastidiosi che ci siano: il movimento dell’intero torace di Britos era chiaramente limitato. Ai due appassionati che gli hanno chiesto una foto ha risposto «sì, ma da questa parte» , indicando il lato sinistro del corpo per paura di urtare la parte destra, quella infortunata. Ancora tutore, anche se ieri Britos è sceso dalla macchina e non lo indossava: ce l’aveva in mano. Poi fisioterapia e lavoro specifico. Per tornare a fianco di Albiol, al centro della difesa del Napoli, dopo la prossima sosta di campionato.
Fonte: Corriere dello Sport.
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