La Juventus rischia una multa da un minimo di 40.000 a un massimo di 200.000 euro per l’irregolare vendita di biglietti agli ultrà, emersa dalle indagini che portarono poi al processo «Alto Piemonte», sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella curva bianconera. Il club — che non è mai stato indagato nel procedimento — avrebbe però violato le disposizioni della legge numero 41 del 2007, che tra l’altro regola i rapporti tra società e tifosi. Per questo, a fine novembre, l’ufficio di Gabinetto della questura ha trasmesso una segnalazione al prefetto, Renato Saccone, l’autorità cui compete l’irrogazione, o meno, della pena. Si tratta di una sanzione amministrativa che nulla ha a che vedere con l’ammenda da 600.000 euro decisa il 18 dicembre scorso dalla corte federale d’appello della Federcalcio, e relativa al processo sportivo. L’aver venduto irregolarmente tagliandi agli ultrà, del resto, fu sempre la linea della società, come raccontò ai pm l’allora direttore commerciale Francesco Calvo. Per aver favorito i gruppi della curva nell’acquisto dei tagliandi, tre anni fa l’Atalanta fu multata dalla prefettura di Bergamo per 66.000 euro, anche se poi la sanzione fu annullata per motivi di forma. Al momento la pratica è in fase di istruttoria in prefettura e la decisione è attesa a inizio 2018. Lo riporta Il Corriere di Torino.
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