Ossigeno rarefatto, atmosfera surreale, crisi respiratoria collettiva, Lavezzi che chiede l’ossigeno, Leo Messi che vomita in campo. L’unica cosa positiva, nella trasferta a La Paz, appolaiata a 3.600 metri d’altitudine, è stato il risultato: l’Argentina ha pareggiato 1-1 in casa della Bolivia e i giocatori della Seleccion, nonostante i problemi, si sono fatti fotografare negli spogliatoi sorridenti. Il Pocho, addirittura, con la mascherina. A testimoniare le difficoltà incontrate nel corso del match. Qui, per intendersi, l’Argentina ha vissuto molte della pagine più nere: nel 2009, ct Maradona, la Bolivia vinse addirittura per 6-1. «Basta calcio a La Paz», sostenne il Clarin. E il presidente della Fifa Blatter, ha più volte minacciato di non far più giocare gare a queste altezze proprio per i rischi alla salute di chi va in campo. Ma la Bolivia si è sempre opposta: il presidente Evo Morales una volta si mise in calzoncini e maglietta per protesta. «Giocare a La Paz è semplicemente disumano», sostenne un altro mito del calcio argentino, Daniel Passarella. E allora c’è da capire la gioia dei giocatori a fine gare, con Campagnaro novanta minuti in campo e Javier Mascherano che via twitter che ha scritto: «Ciao a tutti, grande sforzo della squadra. Orgoglioso di fare parte di questo gruppo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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