La Juventus ha rigettato il sarrismo e questo sembra ormai abbastanza evidente. Lo stesso allenatore si è arreso nel post-Lione con una frase calcisticamente drammatica: “Non riesco a trasmettere certi concetti”. Morale: la squadra non lo segue più. Così scrive Enzo Bucchioni su Tuttomercatoweb, parlando della situazione complicata del tecnico della Juventus: “Sparito il Sarrismo, non c’è più traccia dell’Allegrismo. Con il sospetto che anche dentro lo spogliatoio qualcosa di negativo sia successo. Sarri che non assiste al riscaldamento, Bonucci che in mondovisione richiama Matuidi alla concentrazione platealmente e brutalmente, non è roba da Juventus. Ma da nessuna squadra di un certo livello.
Mi dicono che Agnelli sia pentito di aver scelto Sarri che oltre a non aver inciso sul gruppo con le sue idee di calcio, non ha mutuato nulla dell’allenatore-tipo, da Juventus, né lo stile, né la comunicazione e questo il gruppo l’ha ampiamente percepito.
Se è vero che la Juve in genere non licenzia i suoi allenatori, se dovesse perdere con l’Inter senza un’apprezzabile reazione, il discorso potrebbe cambiare. Il rischio di perdere lo scudetto e di lasciare la Champions agli ottavi potrebbe far scattare l’idea di richiamare Allegri ancora sotto contratto. La soluzione più logica. Questo gruppo è ancora il suo e lui tornerebbe con una straordinaria spinta emotiva. La Grande Rivincita. Sarebbe una mossa per certi versi drammatica, ma forse l’unica. Non ci si potrebbe certo affidare a un allenatore terzo, ammesso che si possa trovare uno adatto. O Allegri o Sarri fino alla fine, sperando di invertire la tendenza”.
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