PARIGI – A volte ritornano. Che Aulas, presidente del Lione, fosse un personaggio da prendere con le molle si sapeva, ora però ha davvero tirato fuori il coniglio dal cilindro tornando sulla vicenda Gonalons e il suo no ai 13 milioni offerti dal Napoli, proprio quanto richiesto da lui: «Non so se è un qualcosa di coraggioso, ma posso dire che è la situazione è reale – ha detto Aulas a Football365fr – Economicamente sono valori sorprendenti, ma Maxime è il capitano di una squadra che sta lavorando bene con i giocatori ed il suo impegno è importante. E’ il simbolo dei giovani di Lione, restando qui può andare in Brasile. La cessione sarebbe stata significativa per i conti, ma bisogna considerare anche le prestazioni ed abbiamo deciso così. Speriamo di mantenere la nostra linea fino al 31 gennaio. Purtroppo, il mercato non finisce in questa data. C’è molto stress in questo momento, ma è una posizione forte e penso che sia condivisa anche da Maxime». Qualche dubbio solo sull’ultima parte, perché in realtà Gonalons era già felice e contento con le valigie in mano.
IL PROCURATORE – L’apertura del presidente segue l’analisi della situazione fatta dal procuratore del giocatore. Frederic Guerra ha spiegato a RTL perché l’operazione non si è chiusa. Almeno per il momento, verrebbe da dire. « Ero stato contattato dal Napoli la scorsa estate – ha raccontato – e all’epoca mi avevano promesso nove milioni per Maxime e io avevo rifiutato. La trattativa è poi proseguita nei mesi successivi perché Rafael Benitez voleva assolutamente il giocatore. A Natale eravamo giunti a 13 milioni più 2 di bonus, e quindi negli ultimi giorni a 15 – (anche se il Napoli sostiene di essersi fermato a 13) – io avevo trovato quest’offerta molto interessante e anche Max si era detto contento di poter andare a Napoli».
TUTTO FATTO MA… – I giochi erano in pratica fatti. « Avevo fatto sapere ad Aulas che tutte le condizioni erano state rispettate, ma alla fine loro hanno cambiato idea». Secondo quanto hanno riportato i media francesi, a fare pressioni sul presidente del Lione sarebbe stato l’allenatore Remi Garde, che si sarebbe trovato privo di un pilastro importante della squadra. Vendere Maxime sarebbe equivalso a svendere l’immagine del Lione stesso. « Maxime guadagna già bene – ha proseguito il suo agente – e l’obiettivo di raggiungere il Napoli era piuttosto un’idea legata al prestigio e ai traguardi . Non è solo una questione di soldi, il Napoli è attualmente terzo in campionato con la prospettiva di giocare in Champions League, cosa che probabilmente non accadrà al Lione». Alla domanda su possibili capovolgimenti di fronte in questo mercato invernale per l’affare Gonalons, Guerra ha precisato: « Ho parlato con Maxime dopo quello che è successo e lui in quanto capitano del Lione non andrà sicuramente al braccio di ferro con la società. Aulas ha detto no, ma l’ho visto tante volte cambiare idea. La cosa importante sarebbe che De Laurentiis mantenesse il contatto col presidente del Lione».
Fonte: Corriere dello Sport
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