Una mozione per difendere la città di Verona dalle accuse di razzismo. È la proposta presentata da Andrea Bacciga e firmata da altri tre consiglieri della Lega: Alberto Zelger, Paolo Rossi e Anna Grassi.
Il consigliere della lista «Battiti per Verona», già finito al centro della polemica per il saluto romano alle attiviste di “Non una di meno”, in aula durante una discussione per finanziare organizzazioni e progetti legati ai movimenti antiabortisti, si è fatto portavoce di una richiesta rivolta al sindaco, assessore e uffici in cui chiede che vengano presi provvedimenti contro Balotelli e tutti «coloro che attaccano Verona infamandola ingiustamente».
«In molti me l’hanno chiesta – scrive Bacciga sulla sua pagina Facebook – e questa mattina ho depositato la mozione in difesa dell’immagine della mia città, infangata e derisa troppe volte ingiustamente».
«Non è più accettabile che Verona sia messa sul banco degli imputati, pur quando, come in questo caso, non è accaduto nulla», scrive Bacciga. In un precedente commento al post gara tra Verona e Brescia, il consigliere aveva parlato di «mania della fobia del razzismo». Queste le sue parole: «Pare che allo stadio ogni offesa sia lecita purché non vada contro il pensiero politicamente corretto».
Un gesto apprezzato e sostenuto anche da alcune pagine social di tifoserie gialloblu.
In Consiglio comunale, a Verona, arriva però anche un’altra mozione di segno completamente opposto: quella di Tommaso Ferrari di Traguardi, movimento politico di centrosinistra. «Ancora una volta, le dichiarazioni deliranti di un capo ultras dell’Hellas infangano l’immagine della nostra città», dice il consigliere comunale. «Esiste un problema razzismo all’interno di una parte della tifoseria dell’Hellas, lo dimostrano tanti episodi avvenuti negli ultimi anni, che non possono essere considerati goliardate. Verona non è razzista, ma proprio per questo deve condannare e combattere i veronesi intolleranti che sporcano l’onore della città», spiega Ferrari
«Negli ultimi anni sono stati numerosi e ripetuti i casi di razzismo ed estremismo che hanno visto come protagonisti alcuni esponenti della tifoseria dell’Hellas Verona, da cori inneggianti a Hitler e al nazismo sino a insulti e messaggi di odio nei confronti di giocatori stranieri», si legge nel testo. «Tale immagine si ripercuote inevitabilmente su quella della Città di Verona nel suo complesso».
Quindi la richiesta: «il Comune di Verona, non può e non deve permettere che simili episodi passino in “sordina” e/o vengano etichettati come episodi goliardici e di comune sfottò, trattandosi, invece, di gravi e deplorevoli episodi di razzismo e di intolleranza politica», si legge ancora nel testo della mozione.
La richiesta, per sindaco è giunta, è quella di «condannare con fermezza tali episodi che nulla hanno a che vedere con il mondo dello sport e che macchiano irrimediabilmente l’immagine di una Città che punta ad essere, e deve essere, faro di una città multiculturale e accogliente». Ma anche «tutelare in tutte le sedi opportune e con tutti gli strumenti legali e giudiziali disponibili l’immagine della Città di Verona, agendo nei confronti dei tifosi responsabili di atti di intolleranza». E infine «attivarsi presso Hellas Verona F. C. per coordinare azioni di contrasto a tale fenomeno lesivo del buon nome e della dignità della Città di Verona, prevedendo opportuni strumenti per fare sì che episodi simili non si ripetano e che i responsabili siano allontanati dalla tifoseria».
Fonte: Open Online
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