Mi chiedono spesso un paragone tra la sfida del 1986 e quella che domenica vivranno Napoli e Milan. Capisco che i giovani vogliano fare paragoni, ma per me è molto difficile. Sono passati quasi 30 anni, ed il calcio è cambiato tanto. È bello che il mondo vada avanti e l’era moderna prenda il sopravvento, ma le cose in questo mondo sono molto diverse da allora. All’epoca il calcio era fatto molto più di sentimenti, semplicità ed emozioni. Il calcio era una cosa più semplice: i soldi giravano anche allora, ma era diverso. I presidenti erano i padroni del club ma ci rimettevano di tasca propria, spesso per non dire sempre ci rimettevano. Oggi invece è cambiato tutto: le società sono come delle aziende che devono fare profitti. Non è sbagliato dire che il calcio è diventato business, e chiaramente con queste premesse quel fattore romantico e sentimentale è un po’ venuto meno. Tuttavia lo spettacolo e le belle giocate ci sono sempre: non mancheranno neanche domenica, anche se è vero che l’assenza di Balotelli si farà sentire. Tanto meglio per il Napoli, è chiaro, ma a me sarebbe piaciuto vedere questa sfida a distanza tra Cavani e il nuovo acquisto dei rossoneri. Tutto sommato la partita rimane di altissimi valori tecnici, e può promettere spettacolo, anche perché il Napoli andrà a Milano abbastanza tranquillo, e giocando con due risultati su tre potrà offendere con maggiore scioltezza, e dall’altro lato il Milan deve soltanto vincere e quindi potrà lasciare molti spazi al Napoli per le sue micidiali ripartenze. Certo è che se il Napoli non vince a San Siro da 27 anni ci sarà un perché: quando si sfida il Milan non è semplice perché l’atmosfera è sempre molto intensa e non è semplice. Però gli azzurri andranno in casa del Milan col piglio di chi è messo meglio in classifica, senza dimenticare che gli azzurri sono assolutamente meritevoli di giocare la Champions senza i preliminare, e spero che nella prossima stagione possano essere protagonisti anche nella prossima competizione europea della prossima stagione. Avevo accennato a Cavani, ecco credo che la vera Champions del Napoli sarebbe trattenere il Matador in azzurro: De Laurentiis è un presidente intelligente e sagace, e sa bene che un giocatore come il Matador non si può perdere per nessun motivo al mondo. Forse il presidente ha già in mente una strategia per trattenere Cavani a Napoli: secondo me questo sarebbe meglio di uno scudetto, perché con la Champions League diretta e Cavani in campo si può pensare in grande e lottare finalmente per un traguardo prestigioso. Ovviamente non dimentico e non sottovaluto l’importanza di Mazzarri, che è il vero artefice di questo bel Napoli che fa ottime cose ormai da anni. Ho preferito sottolineare di più l’importanza di Cavani perché da quanto leggo ci sono possibilità che Mazzarri possa rimanere anche nella prossima stagione, e forse anche per qualche anno in più. Riguardo la partita penso che il Milan è messo sicuramente peggio, l’assenza di Balotelli è pesante per i rossoneri, anche se l’attaccante visto a Firenze non mi ha mai fatto una buona impressione. Occhio quindi a Pazzini, che è un ottimo bomber e ha voglia di rifarsi, in quanto è finito un po’ ai margini. Anzi, credo che tatticamente Pazzini possa dare qualche grattacapo in più rispetto a Balotelli, quindi il Napoli dovrà fare molta attenzione.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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