Guerriglia urbana ieri notte poco dopo l’una a Campo de’ Fiori. Sgabelli lanciati contro le vetrate, volti coperti con sciarpe e caschi. Coltelli, bombolette di gas urticante, mazze in pugno. Un locale ridotto in macerie. Le urla “You bastard, you bastard” dei supporter inglesi del Tottenham mentre venivano colpiti dalla furia di un gruppo di circa 30 ultras che sono entrati nel pub “Drunken Ship” gridando “E’ tutto uno scherzo”. E invece tra quelle mura è scoppiato il delirio. Pesante il bilancio del raid: sette inglesi feriti, di cui due accoltellati (uno, ricoverato in codice rosso al San Camillo ma ora fuori pericolo di vita), sei fermati, 14 trattenuti in commissariato, perquisizioni in corso e circa 20mila euro di danni, come riferiscono i proprietari del locale al civico 21 di piazza Campo de’ Fiori. Non si esclude l’ipotesi del blitz antisemita. E le prime manette, nel pomeriggio, sono scattate per un ultras romanista mentre nelle stesse ore è stata perquisita la casa di un altro giovane che, durante la fuga dopo il raid, aveva perso un casco con la scritta ‘Onore a Sandri’, riferito a Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso per errore da un poliziotto.
Tutto è iniziato intorno all’1.30 all’interno del pub internazionale “Drunken Ship”, fondato 15 anni fa da un americana e ora gestito dai fratelli Marco e Raffaele Manzi insieme al socio Gabriele Ciannella. Una trentina di supporter anglosassoni sono seduti ai tavoli, cantano e brindano tra drink e calici di birra. Sono arrivati nella capitale per assistere alla partita di calcio fra Lazio e Tottenham, in programma questa sera allo Stadio Olimpico. “Nessuno di loro aveva addosso maglie della sua squadra, erano tranquilli e contenti”, racconta Marco Manzi.
All’improvviso si materializza un gruppo di incappucciati. Alcuni sfondano l’ingresso su vicolo del Gallo. Altri entrano dall’ingresso principale che dà sulla famosa piazza, una delle zone calde della movida romana già teatro più volte di episodi di violenza. In mano hanno coltelli, mazze da baseball, cinte, bombolette di gas urticante e tirapugni. Lanciano sgabelli, i motorni vengono buttati a terra. Dai banchi del mercato prendono vari oggetti in ferro e dalla strada raccolgono i sampietrini e li scagliano contro i tifosi inglesi. Dieci minuti di follia, tanto dura la “spedizione punitiva”.
Dalle finestre si affacciano i residenti, urlano “basta, fermatevi”. Molti afferrano il telefono per chiamare, invano, il 113. La prima pattuglia arriverà dopo mezz’ora, raccontano alcuni testimoni ancora spaventati e arrabbiati. Intanto la devastazione continua. Gli inglesi vengono aggrediti a suon di pugni e a colpi di bastone. “Erano a caccia di inglesi”, riferisce il comando generale della polizia municipale di Roma. “Urlavano ebrei”, dicono i testimoni.
IL PUB DEVASTATO MAZZE E COLTELLI A TERRA
“Abbiamo temuto il peggio – racconta Robert – Un gruppo, rimasto all’esterno aveva circondato il locale e non faceva uscire ed entrare nessuno”. Gli assalitori si sparpagliano per la piazza, e fuggono per via dei Cappellari, lasciando lungo la strada mazze e coltelli. Alcuni feriti si accasciano a terra in una pozza di sangue. “Ho visto un uomo a terra che veniva colpito più volte con un coltello”, dice una signora che vive a Campo de’ Fiori. “I vigili urbani di servizio in piazza sono scappati. Il 112 non rispondeva al telefono e la polizia è arrivata con 30 minuti di ritardo. E’ allucinante”, incalza un altro residente furioso.
Quando arrivano le pattuglie la situazione torna sotto controllo. Tra i partecipanti al raid sei sono stati fermati dai poliziotti e vigili mentre scappavano per corso Rinascimento. Altri sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo degli agenti. Le telecamere presenti sulla piazza hanno ripreso tutta la scena, e le immagini sono al vaglio della Digos e della polizia scientifica, per identificare gli altri partecipanti alla spedizione punitiva.
I testimoni. ”Sono entrati all’improvviso con mazze e cinte, hanno sfasciato tutto e ci hanno assaltato. Alcuni all’esterno avevano circondato il locale”, raccontano ancora sotto shock i testimoni alla polizia. “Avevano il volto coperto – continuano – e quando qualcuno ha cercato di uscire ha trovato lo sbarramento esterno. Dopo aver lasciato in terra gli inglesi sanguinanti, sono fuggiti”.
Le indagini. La Digos di Roma sta setacciando le immagini delle camere installate su piazza Campo de’ Fiori. Le telecamere sulla piazza avrebbero ripreso parte dell’assalto al ”Drunken Ship” e per questo scientifica e agenti della Digos stanno vagliando i video per potere identificare altri autori dell’assalto, che avevano quasi tutti caschi in testa. Un aggressore è stato fermato su un autobus mentre si vantava dell’azione. L’autista lo ha fotografato e il giovane è stato fermato. Gli inquirenti però non escludono che possa essersi trattato di un gruppo eterogeneo di tifosi di più squadre, laziali ma anche qualche romanista, uniti dal razzismo e dall’antisemitismo. Gli investigatori, che hanno messo sotto torchio 14 persone, indagano in ambienti ultras a 360 gradi e anche in ambienti dell’antisemitismo collegato al tifo calcistico. Non è escluso che nelle prossime ore possano scattare degli arresti.
L’arresto: Le prime manette sono scattate a un tifoso romanista, ma è stato individuato dalla polizia anche un altro ragazzo, al quale gli investigatori sono arrivati grazie all’esame di alcune telefonate fatte dal tifoso arrestato. A casa dell’ultras giallorosso sono stati trovati tirapugni e numerosi coltelli ma è probabile che verrà arrestato anche un altro giovane che durante la fuga dopo il raid aveva perso un casco con la scritta “Onore a Gabriele Sandri”
Lotito: la Lazio non c’entra Per l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, quello che è successo questa notte “è un fatto che nulla ha a che vedere con lo sport” e che contro il quale va espressa una “ferma condanna. E’ necessaria una decisa presa di distanza da parte di tutti, nell’auspicio che presto si arrivi ad identificare i responsabili”. ”I tifosi della Lazio non c’entrano niente con quello che è successo stanotte a Campo de’ Fiori…”, precisa Claudio Lotito, presidente biancocelesti. Che, nel preannunciare una nota ufficiale per il pomeriggio, rilancia: “Sui veri responsabili ci saranno sorprese. Troppo facile parlare di aggressione realizzata da gente a volto coperto e dire che si tratta di tifosi laziali. Non è così, lo sapete ad esempio che tra questi folli, delinquenti da punire in maniera dura, c’erano anche tre stranieri? Ribadisco – conclude – i laziali non c’entrano”.
Anche il club ci a precisare che i tifosi della Lazio non c’entrano con l’aggressione ai sostenitori inglesi avvenuta a Campo dè Fiori (”un gesto vigliacco”) e la società romana auspica che siano trovati al più presto e puniti in maniera dura i colpevoli. “La Lazio, in relazione agli episodi di teppismo accaduti nella notte – scrive la società romana – attribuito da alcuni organi di stampa alla tifoseria ultrà biancoazzurra, precisa che gli aggressori si sono presentati nel locale indossando caschi che ne hanno impedito, allo stato, il riconoscimento, per cui attribuire loro appartenenza alla tifoseria della Lazio è affermazione destituita di ogni fondamento”. ”I tifosi della Lazio hanno dimostrato – precisa ancora la società -, negli ultimi tempi, di avere totalmente abbandonato manifestazioni di vigliacca e gratuita violenza fisica, come sono state quelle verificatesi la notte scorsa”. ”La Lazio ha sempre predicato ai propri simpatizzanti la necessità di manifestare spirito sportivo nei confronti degli avversari e dei loro tifosi – sottolinea la nota -, limitando le proprie esternazioni al sano antagonismo sportivo, e ne è prova il comportamento tenuto allo stadio dalla tifoseria biancoceleste nel recente derby stracittadinodella settimana scorsa”. ”Episodi come quelli accaduti questa notte non hanno nulla a vedere con il calcio e le sue manifestazioni e costituiscono espressione di pura delinquenza – conclude la Lazio – nei cui confronti le forze dell’ordine e la magistratura devono intervenire con gli strumenti a loro disposizione. Ci auguriamo che gli autori dei fatti vengano individuati quanto prima e puniti in maniera congrua, allontanando in tal modo dalla propria tifoseria sospetti ingiusti e strumentali”.
Gli inglesi a Roma. Un migliaio di supporter inglesi del Tottenham sono arrivati nella capitale per seguire la partita contro la Lazio che si svolgerà questa sera allo stadio Olimpico. Di questi, solo 300 circa alloggiano in alberghi del centro.
I feriti. Secondo la polizia locale le persone ferite sono sette, tutti uomini, di nazionalità inglese e di età compresa fra i 20 e i 60 anni: una è stata ricoverata al San Camillo, tre al Santo Spirito e tre al Fatebenefratelli. Migliorano le condizioni del tifoso del Tottenham aggredito e ricoverato in codice rosso al San Camillo. Ha perso molto sangue ma ora è cosciente, parla e ha chiesto di mangiare. Ha subito una profonda ferita al cranio, suturata con 20 punti, e una più lieve alla coscia, vicino l’inguine. I sanitari lo terranno in osservazione almeno fino a domani, quando probabilmente verrà eseguita un’altra tac di controllo, ma le condizioni complessive sono soddisfacenti.
Alemanno. “Si tratta di un episodio di teppismo da stadio trasportato nel cuore di Roma. Addirittura che un gruppo di sedicenti tifosi, in realtà teppisti, si sia spostato appositamente per fare una incursione per colpire il giorno prima i tifosi della squadra avversaria, è impressionante. Io mi auguro che la polizia e gli inquirenti trovino questi responsabili, perché significa che c’è una banda di pazzi e delinquenti che si aggira, coprendosi dietro il tifo, nei nostri impianti sportivi e questo non è ammissibile, è una cosa veramente grave – ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno – Sottolineo che se si sono evitati danni più gravi è solo grazie ai nostri vigili urbani presenti a quel l’ora nella piazza e hanno potuto immediatamente chiamare la polizia”.
Le reazioni. “Non sappiamo se l’episodio sia legato solo alla partita di stasera o se ci siano altre motivazioni – ha osservato il presidente del I municipio, Orlando Corsetti – Il locale è completamente distrutto e nella piazza ci sono ancora chiazze di sangue. Non è la classica rissa a cui purtroppo siamo abituati in questa città, è stato un agguato vero e proprio”. Anche per il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli, si è trattato di “un vero e proprio raid con mazze, coltelli e bastoni in pieno centro storico. L’aggressione avvenuta questa notte a Campo de’ Fiori non è che l’ennesima dimostrazione di come la capitale in questi ultimi anni sia diventata sempre più pericolosa, come mai era stata prima. Nonostante i proclami elettorali del sindaco Alemanno, Roma è ormai nelle mani di bande criminali e di teppisti e anche mafia, camorra e ‘ndrangheta sono sbarcate in città. E’ questo l’ennesimo fallimento di un sindaco sceriffo che è solo chiacchiere senza neanche il distintivo”.
”E’ impressionante aver visto il locale in quelle condizioni, dà la percezione di quello che è successo. Questa mattina a Campo de’ Fiori c’erano persone preoccupatissime – afferma la presidente dell’associazione Abitanti Centro Storico Viviana di Capua – La prevenzione di questi episodi va affidata alle forze dell’ordine non ai privati, come è successo con il patto movida sicura. Un hostess o uno steward che possono fare in questi casi? Se questa è la movida sicura hanno sbagliato strada”
Per il video di alcune testimonianze CLICCA QUI
Fonte: repubblica.it
La Redazione
P.S.
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