Alla fine ci sono riusciti, con i loro tempi, le loro contraddizioni ma il lungo e lento percorso della giustizia del ciclismo, ma sarebbe meglio dire dello sport, ha fatto un’altra vittima, quella più attesa, quella più illustre: Alberto Contador. Il Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna dopo 18 mesi estenuanti ha dato ragione al ricorso di Uci e Wada e condannato infatti ieri a due anni di squalifica Alberto Contador per averlo ritrovato positivo al clenbuterolo nel luglio (il 21) del 2010 durante il Tour. La condanna, che ha effetto retroattivo, partendo dal 25 gennaio 2011 e tiene conto della sospensione provvisoria di circa sei mesi scontata da Contador tra l’agosto del 2010 e il febbraio del 2011, priva lo spagnolo, del Tour 2010 e di tutte le vittorie del 2011, compreso il Giro d’Italia.
EFFETTI – La squalifica si concluderà il 6 agosto 2012: tradotto in termini pratici Contador sarà costretto a saltare tutta questa stagione, con le sue Classiche e le sue grandi corse a tappe, Giro e Tour (al via il 30 giugno) su tutti, nonché la gara olimpica di Londra 2012. A godere in maniera indiretta, della pena inflitta allo spagnolo sono il lussemburghese Andy Schleck, secondo due anni fa nella Grande Boucle e Michele Scarponi, finito alle spalle di Andy al Giro di un anno fa.
MULTA – La sentenza del Tas dopo la lunga battaglia legale è il massimo della pena prevista dai regolamenti. Contador si è sempre detto innocente, giustificando la sua positività ai test anti-doping con una contaminazione alimentare – la famosa bistecca – tesi sposata dalla Federciclo spagnola. « La formazione arbitrale – precisa il Tas – deciderà successivamente sulla multa di 2,485 milioni che l’Uci vorrebbe imporre a Contador».
INTEGRATORE – Secondo il Tas, la positività di Alberto Contador sarebbe dovuta a integratori energetici contaminati e non al consumo di carne contaminata o a una trasfusione di sangue. Tesi queste avanzate dall’accusa, ovvero Uci e Wada nel ricorso contro l’assoluzione del corridore da parte della Federciclismo spagnola. Secondo il Tas, la tesi della trasfusione e quella della carne contaminata « sono molto improbabili ». Il clenbuterolo nelle urine di Contador « è stato con tutta probabilità causato dall’ingestione di integratori alimentari contaminati».
REAZIONI – «È un triste giorno per il nostro sport» . L’Unione ciclistica internazionale non canta vittoria nonostante la sentenza sposi la tesi avanzata dalla stessa Uci e dall’Agenzia mondiale anti-doping (Wada) nel ricorso anti-Contador. « Alcuni potrebbero pensare che abbiamo vinto, ma non è così. Non c’è mai un vincitore in materia di doping “, ha dichiarato il presidente Uci,Mcquaid. Sulla tristezza della situazione c’è identità di vedute con il presidente della federazione di ciclismo spagnolo Juan Carlos Castano, anche se il fronte è opposto: « E’ una brutta notizia per tutto lo sport spagnolo. Non condivido la decisione del Tas, ma la rispetto. Speravamo in un verdetto positivo ma per noi questa storia finisce qui. Se l’atleta decide di ricorrere alla giustizia ordinaria sarà una sua decisione».
CONTINUA – Alberto Contador, che parlerà solo oggi a Pinto, dove è nato e vive, insieme con Bjarne Riis, il ds della sua squadra, la danese Saxo Bank, non lascerà il ciclismo nonostante la sentenza del Tas. Lo ha annunciato il fratello di Alberto,
Fran Contador alla radio privata Cadena Cope: « Per Alberto le cose sono chiare: non lascerà il ciclismo ».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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