Tre match in sei giorni, facile fare la media. Prima il Dnipro domani in Ucraina (21,05), poi domenica sera il Chievo in casa e mercoledì 31 (ancora sera) l’Atalanta a Bergamo. Tre partite in rigorosa apnea per cominciare a capire anzitutto che Europa potrebbe essere per gli azzurri, e per scuotersi quindi in campionato dopo l’occasione persa in casa della Vecchia Signora. Due facce di una stessa medaglia che, per scelta societaria e con l’avallo del tecnico, vanno ben separate. Badando anzi bene a non confondere le acque, a far sì che la caccia al tricolore resti obiettivo primario, il leitmotiv di una stagione che sta ormai entrando nel vivo. Il guanto di sfida, questo è certo, è stato lanciato ancor prima che tutto avesse inizio. Anche se in maniera velata, lo si poteva già leggere fra le righe.
CONVOCATI- Per Hamsik il problema è bell’e risolto alla radice. Lo slovacco è stato squalificato con l’Aik e non risulta quindi fra i convocati. Stesso dicasi di Campagnaro e Maggio. Entrambi hanno bisogno di rifiatare. Il primo s’è sobbarcato mezzo giro del mondo con la sua Argentina e ha comunque giocato per intero le otto sfide di campionato, il secondo aveva giocato due partite di qualificazione della nazionale (Bulgaria e Armenia) e quasi tutti i minuti del campionato. Nell’ultima con la Juve, per la verità, è apparso un po’ sottotono. Va perciò da sé che l’idea di Mazzarri sia quella di preservare il terzetto per il prossimo tour de force dettato dal campionato. I convocati sono perciò ventuno: De Sanctis, Rosati, Crispino, Aronica, Britos, Cannavaro, Fernandez, Gamberini, Uvini, Behrami, Donadel, Dossena, Dzemaili, El Kaddouri, Inler, Mesto, Zuniga, Cavani, Insigne, Pandev, Vargas.
INDICAZIONI – Dopo la partitella con la Primavera dell’altro ieri (impegnati quelli che saranno della partita col Dnipro), seduta pomeridiana, con prologo di lavoro tecnico-tattico seguito da partitella con le quattro porte e lavoro atletico per chiudere. Rispetto alla precedente uscita europea col Psv Eindhoven, probabilmente non scenderanno in campo nell’undici iniziale sia Cannavaro, che El Kaddouri (il giovane talento prelevato dal Brescia è ancora a corto di preparazione). Spazio ancora perciò a Rosati in porta, Fernandez al centro della difesa, affiancato a sinistra da Aronica e a destra da Gamberini (difficile rivedere in campo Britos). In mediana Donadel con Behrami , che dovrebbe spuntarla su Inler, poi Dzemaili nella posizione di Hamsik. Ruolo piuttosto delicato quello dello svizzero che dovrà provare a fare l’elastico, innescando le punte o fiondandosi negli spazi, senza mai perdere di vista la linea mediana in caso di attacchi avversari. Sulle corsie Mesto e Dossena, in avanti potrebbero agire ancora Insigne e Vargas.
MOTIVAZIONI – In definitiva molti dei “rieccoli” non vorrebbero perdere l’occasione di far pesare le proprie candidature anche in ottica campionato, provando ad affrancarsi dalla sola dimensione europea. E’ il caso di Fernandez, ben visto in nazionale da Sabella, e in campionato impiegato a tempo pieno solo contro l’Udinese. Lo stesso Dzemaili ultimamente ha trovato poco spazio (ultimo impiego full-time a Catania) e poi Lorenzinho. Lo scugnizzo di Frattamaggiore, giocando come sa, potrebbe anche diventare più di un’alternativa, “arricchendo” Mazzarri di un nuovo rebus. Enigmistica da campionato.
A.S.