Senza la Var sarebbe stata del 5.7% la percentuale di errori arbitrali, limitata allo 0.89% nel primo anno in cui il progetto è stato introdotto in Serie A e coppa Italia. Lo sottolinea il bilancio di Lega Serie A e Aia, che indica anche gli aspetti da migliorare: il sistema audio che in alcuni casi ha creato disfunzionalità; l’uniformità della linea di intervento restringendo il concetto di ‘errore chiaro ed evidente’; l’ottimizzazione dei tempi per evitare sovrapposizioni fra la revisione dell’arbitro al video e arbitro in campo; l’introduzione di un software Hawk Eye per posizionare la linea del fuorigioco. In 397 partite effettuati 2.023 check con 117 correzioni arbitrali: in media un intervento ogni 3.39 partite, con riduzione della durata a 31,5 secondi, rispetto al 1’22” delle prime giornate. “Minima interferenza per il massimo beneficio, come auspicato ad inizio progetto. L’anticipazione di un anno della start up ha reso ancora maggiormente significativo il risultato ottenuto.
Fonte: Ansa.it
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