Il migliore in campo, a Marassi, quel caldo pomeriggio di metà maggio, fu senza dubbio il portiere della Sampdoria, Storari, attuale vice di Buffon alla Juve. Prese qualsiasi tiro scagliato dai giocatori del Napoli, per nulla intenzionati a chiudere il campionato con una sconfitta. Finì 1-0 e a decidere il match fu Giampaolo Pazzini a inizio della ripresa (19esimo sigillo stagionale). Quel successo consentì alla Sampdoria di accedere alla Champions League: per i blucerchiati il successo, infatti valse il quarto posto e l’accesso ai preliminari della più importante competizione europea, a 19 anni dallo scudetto del 1991. Una gara molto combattuta anche perché nelle fila del Napoli c’erano due ex doriani, Quagliarella e Maggio che a quella sfida tenevano in maniera particolare. E in panchina Walter Mazzarri che prima di approdare sotto il Vesuvio aveva guidato la Sampdoria per due stagioni.
E il Napoli lasciò il campo tra gli applausi, al termine di una gara combattutissima e caratterizzata, tra l’altro, dall’invasione di campo del tifoso travestito da Superman che corse ad abbracciare l’idolo di casa, Cassano. Il successo della Sampdoria fu anche l’ultimo di Delneri da allenatore dei blucerchiati e di Marotta, direttore generale del club: dopo pochi giorni i due, insieme, annunciarono il passaggio alla Juventus. Il presidente Garrone festeggiò sotto la curva.
Fonte: Il Mattino
L a Redazione
M.V.
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