Un gruppone di quattro squadre lotta per conquistare il terzo posto, ultimo pass per la prossima Champions (preliminari). Frena il Napoli, avanza l’Inter. Il confronto diretto fra Udinese e Lazio finisce con la vittoria dei friulani (2-0). La Roma sembra fuorigioco (-4). A quota 55 Lazio, Napoli, Inter, Udinese.
Al “Friuli” la Lazio resiste 70 minuti, poi è trafitta dal gol di Di Natale che non segnava da tre turni (cross di Domizzi). Il raddoppio al 93’ di Pereyra scatena un giallo. Prima del gol si sente un fischio dalle tribune, la Lazio si ferma, ma non è stato Bergonzi a fischiare. Pereyra da metà campo, vedendo Marchetti fuori dai pali, ingannato dal fischio fasullo, mira la porta e fa centro.
Si scatena una rissa per le proteste laziali. Dias viene espulso. Marchetti spintona due volte l’arbitro. Si annunciano squalifiche per i due laziali.
La Lazio, priva degli infortunati Klose, Hernanes, Brocchi, Lulic, e con Candreva squalificato, mira al pareggio. Difende con grinta. Pressa a centrocampo e innalza una diga di quattro difensori davanti ai sedici metri. L’Udinese non trova varchi e soffre, ma conduce la partita.
In avanti la Lazio ha il solo Rocchi che al 43’ impegna Handanovic in una difficile parata, unico tiro della squadra romana. Sono i friulani a giocare all’attacco. Un tiro di Di Natale fuori (56’), uno di Basta alto (64’). Poi sul cross di Domizzi, Di Natale sbuca alle spalle di Dias e insacca (69’). Entra Kozak per dar man forte a Rocchi sul fronte offensivo laziale. Sull’ultimo corner a favore la Lazio portava anche il portiere Marchetti nell’area friulana e proprio a Marchetti, sul cross dalla bandierina, sfuggiva il colpo del pareggio. Ancora sfortunata la formazione di Reja che nel corso della partita doveva fare a meno per infortuni muscolari di Biava (42’ Diakite) e Matuzalem (36’ Cana) riducendo i cambi tecnici.
L’Udinese era priva di Floro Flores, squalificato, e di Isla e Armero infortunati. Ha pressato a lungo la Lazio fino a sfondare. Di Natale lasciava il campo al 78’ per noie muscolari.
L’Udinese (5-5-2) ha giocato con Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Asamoah, Abdi (58’ Pereyra), Pasquale; Fabbrini (72’ Fernandes), Di Natale (78’ Torje). La Lazio (4-4-1-1): Marcheti; Konko, Biava, Dias, Biava (42’ Diakite), Scaloni; Gonzalez, Ledesma, Matuzalem (36’ Cana), Garrido (70’ Kozak); Mauri; Rocchi.
INTER – La squadra di Stramaccioni continua a fare punti, imbattuta da quando il nuovo allenatore ha sostituito Ranieri (4 vittorie, 2 pareggi). A fatica ha superato il Cesena a San Siro rischiando qualcosa (2-1). Traversa di Iaquinta e vantaggio dei romagnoli con Ceccarelli (57’). Ma il pareggio dei nerazzurri è stato immediato (59’ Obi, deviazione decisiva di von Bergen). Di Zarate (72’) il gol vittoria.
NAPOLI – Dopo due vittorie consecutive, frenata degli azzurri a Roma (2-2). Due eurogol (Zuniga e Cavani) e due palle-gol di Maggio battute sul portiere. Anche la Roma ha avuto un’altra opportunità (palla-gol fuori a porta vuota di Gago). Il pareggio dell’Olimpico è andato di traverso al Napoli, con la vittoria in pugno a sei minuti dalla fine. Per i giallorossi un brodino (-4 dal terzo posto) rischiando anche di non entrare in Europa League.
Nelle prossime tre giornate Napoli e Lazio giocheranno due volte in casa, una fuori; Inter, Udinese, Roma due volte in trasferta, una sola gara casalinga.
Per l’Inter il calendario più impegnativo: il derby col Milan alla penultima giornata, la trasferta contro la Lazio all’ultima. Il Napoli ospiterà Palermo e Siena; fra i due match in casa andrà a Bologna.
Tre partite in questa settimana avranno il loro peso sulle energie delle cinque formazioni che si battono per il terzo posto.
SCUDETTO – A tre partite dalla fine, immutate le distanza tra Juventus (+3) e Milan, entrambe le squadre vittoriose in trasferta.
Straripa la Juve a Novara (4-0) con i gol di Borriello, Vidal e la “doppietta” di Vucinic. Continua l’imbattibilità dei bianconeri.
Quattro gol anche del Milan a Siena (4-1) con Cassano che sblocca il risultato e poi serve a Ibrahimovic la palla del 2-0. Dopo la rete di Bogdani, una azione personalissima di Nocerino conclusa in gol e la seconda rete di Ibrahimovic (altro assist di Cassano) mettevano al sicuro il risultato.
Mercoledì il Milan ospiterà l’Atalanta già salva e la Juventus il Lecce che lotta ancora per non retrocedere.
RETROCESSIONE – Già matematicamente retrocesso il Cesena. Matematicamente salvi il Bologna (3-2 al Genoa) e l’Atalanta (2-0 alla Fiorentina) partita con una penalizzazione di sei punti.
Col Novara, virtualmente condannato, lottano per salvarsi Lecce (punti 35) e Genoa (36).
Il Genoa cede a Bologna e rimane ai margini del baratro (+1 sul Lecce terzultimo). De Canio, che ha sostituito Malesani sulla panchina ligure, ha incassato due sconfitte consecutive (fuori casa).
Il Lecce, alla seconda sconfitta casalinga consecutiva dopo una serie di sei partite utili, è battuto sul suo campo dal Parma (1-2, quarta vittoria consecutiva per gli emiliani).
La squadra di Cosmi, secondo peggiore bottino casalingo (15 punti), nona sconfitta interna su 16 totali, è stata infilata da una punizione di Giovinco (67’) e da un gol di Paletta (78’). Ha accorciato le distanze con Tomovic (83’), ma non è andata oltre.
Mercoledì giocherà sul campo della Juventus, mentre il Genoa ospiterà il Cagliari.
Fonte: Il Napolista.it
La Redazione
M.V.
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