Partite di calcio truccate in 19 Stati Ue su 27, ma non esiste una definizione comunitaria di frode sportiva. Con questo obiettivo in testa si è riunita ieri la Commissione mafia e crimine organizzato del Parlamento Ue in un’audizione pubblica per gettare le prime basi per un approccio europeo al fenomeno.
«Truccare partite è considerato una faccenda minore – ha affermato la relatrice del rapporto sulle partite truccate e la frode sportiva, la socialista olandese Emine Bozkurt, presentando la sua proposta – ma è un problema serio, è una via facile di riciclaggio. Le pene nella Ue sono molto diverse e spesso deboli: abbiamo bisogno di un approccio comune».
Bozkurt invita la Ue a prendere l’iniziativa in questo settore, coinvolgendo la Fifa, l’Uefa, le federazioni nazionali, il Consiglio d’Europa, l’Interpol, le società di calcio e quelle delle scommesse. Tra le proposte, una norma comune per la frode sportiva (solo Italia, Portogallo e Malta includono questo tipo di frode nel codice penale), tolleranza zero da parte delle federazioni, un sistema di allerta precoce sulle scommesse e creazione di unità speciali di indagine.
Fonte: Il Gazzettino.it
La Redazione
P.S.
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