Nell’amaro anticipo di campionato pareggiato contro il Milan spunta un altro caso. Un’altra vicenda singolare. Nel corso della gara, infatti, nella curva A del San Paolo è stato esposto uno striscione con questa frase «Non si può accettare un altro abuso per Speziale». In riferimento ad Antonino Speziale, uno dei due ultrà del Catania (l’altro è Daniele Micale) condannati per omicidio preterintenzionale, con sentenza passata in giudicato, per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio 2007 negli scontri al Massimino scoppiati mentre si giocava il derby col Palermo. Speziale è stato condannato a otto anni di reclusione. Ed ancora striscioni in solidarietà con Speziale sono stati esposti a Catania nel corso di Catania-Chievo ieri con la scritta «La legge in Italia non esiste Speziale e Micale innocenti». Ed intanto c’è un’altra novità in merito alla vicenda di Pietro Arcidiacono il calciatore della Nuova Cosenza che sabato ha esultato con una maglietta con la scritta «Speziale innocente», il Dipartimento interregionale della Lega Nazionale Dilettanti (Lnd) invia oggi alla Procura federale della Figc «tutti gli atti in proprio possesso» relativi al gesto di Arcidiacono. La Lnd «stigmatizza il gesto del calciatore, prendendone le distanze». Il Procuratore Federale della Figc, Stefano Palazzi, apre oggi un fascicolo. Arcidiacono, dopo avere realizzato la terza rete contro il Sambiase ha indossato la maglia con scritta pro-Speziale. Il calciatore è stato sospeso dalla società.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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