Milan-Napoli, sfida Champions a San Siro tra due squadre altalenanti. L’obiettivo è raggiungere le genovesi nel minor tempo possibile, i rossoneri e gli azzurri ne hanno tutta la forza e le capacità, ma al momento sono dietro. Il Genoa è terzo con 26 punti, la Sampdoria quarta con 25, il Napoli quinto a 24 e il Milan dietro la Lazio, settimo con 21 punti. Benitez e il suo Napoli vengono dalla facile vittoria di giovedì contro la Slovan Bratislava, nell’allenamento per i pochi intimi del San Paolo, che può dare fiducia a una squadra che veniva da quattro pareggi consecutivi tra campionato ed Europa League, mentre il Milan, pur senza coppe, sta faticando in un campionato nel quale ha un andamento claudicante ed altalenante, dove in 14 partite ha racimolato solo cinque vittorie, con sei pareggi e tre sconfitte. Il numero dei pareggi del Napoli è lo stesso, il dato è preoccupante sia per Benitez che per Inzaghi.
DIFESA E ATTACCO, SQUADRA SPACCATA – I rossoneri si affidano come sempre a Jeremy Menez, giocatore più in forma. Ad inizio stagione il trascinatore è stato Keisuke Honda, ma il francese con i suoi 7 gol in campionato è sicuramente il pericolo numero uno per gli azzurri. Il trequartista non è andato a segno contro il Genoa, ma nella domenica precedente ha battuto l’Udinese con una doppietta. Il punto forte del Milan è sicuramente la fase offensiva, che può contare su giocatori importanti come lo stesso Menez, Honda, Bonaventura, prezioso tatticamente ed ovviamente il faraone El Shaarawy. A centrocampo è fondamentale il ritorno di Montolivo che con De Jong e Muntari al suo fianco ha tutto il tempo di impostare, come è nelle sue caratteristiche. La difesa è senza dubbio il tallone d’Achille della squadra di Inzaghi, che non può nemmeno contare sugli infortunati De Sciglio, Alex ed Abate. Inzaghi deve fare di necessità virtù e schiererà Bonera, Rami, Mexes ed Armero, ma non è da escludere l’impiego di Zapata. Tra le note positive della gestione Inzaghi ci sono sicuramente la gestione del gruppo, la fase offensiva con le tre punte e l’impiego di alcuni giovani. Manca un attaccante importante, visto che Torres sta deludendo e potrebbe tornare al Liverpool; negli ultimi giorni è stato perso Van Ginkel per infortunio.
SFIDE NELLA SFIDA – Milan-Napoli è sicuramente la sfida tra i due allenatori, Benitez e Inzaghi, che si sono sfidati nelle memorabili finali di Champions League del 2005 e del 2007. Il Liverpool del tecnico spagnolo vinse la finale del 2005 rimontando dallo 0-3, ma SuperPippo si prese la rivincita due anni dopo con una doppietta che portò la coppa dalle grandi orecchie a Milano. La sfida tra i due allenatori è inedita e sarà sicuramente interessante, così come quella tra Mertens ed El Shaarawy, due giocatori dalle caratteristiche simili, fantasiosi e funambolici, ma non nel loro miglior momento di forma.
LA CARICA DI BERLUSCONI… – Ieri il patron Silvio Berlusconi ha fatto visita a Milanello, cercando di caricare la squadra. Queste le sue parole: “Il nostro allenatore è bravissimo a fare il fratello maggiore di tutti. Con il Genoa abbiamo preso un gol “così” e abbiamo perso una grande occasione per andare al terzo posto, mentre ora purtroppo siamo settimi. Sono sicuro che con questa squadra possiamo fare la Champions League il prossimo anno. Ce la faremo, abbiamo una squadra molto coesa, una rosa importante. Non ci sono mele marce, è un ambiente positivo”.
…E LA PAZIENZA DI INZAGHI – Il tecnico del Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport: “Non ho la bacchetta magica e tante sono le squadre che stanno facendo fatica. Penso al Napoli che ha grandi campioni o all’Inter che ha appena accolto un grande allenatore. Ci vuole pazienza, ma sono sicuro che torneremo grandi”.
L’IMPRENDITORE THAILANDESE – Sky Sport 24 ha riportato nella giornata di ieri un’interessante indiscrezione sul Milan. Un imprenditore thailandese, Bee Taechaubol, sarebbe interessato all’acquisizione del club rossonero. Al momento non ci sarebbero segnali di una eventuale cessione da parte di Silvio Berlusconi. Lo scenario però si infittisce di particolari visto che durante una tournèe del Guangzhou, Bee Taechaubol avrebbe rivelato a Fabio Cannavaro, allenatore del club cinese, le sue intenzioni di investire nel calcio italiano. Venuto a conoscenza del patrimonio dell’imprenditore thailandese l’ex calciatore della Juventus e della nazionale italiana ha riservato una battuta a Taechaubol: “Perchè non investe nel Napoli?”. La sfida di domani sera a San Siro si arricchisce di ulteriori scenari e di uno spettatore illustre in più, Bee Taechaboul, figura ad oggi sconosciuta nel mondo del calcio ma che potrebbe irrompere con prepotenza sugli orizzonti della serie A.
PROBABILI FORMAZIONI: MILAN – Inzaghi deve fare a meno dei difensori Alex, De Sciglio ed Abate, del centrocampista Van Ginkel e di Mastour ed Albertazzi. Bisogna sciogliere il nodo del modulo, da capire se si giocherà con il 4-3-3 (al momento favorito) o con il 4-2-3-1. Nel primo caso ci sarà Muntari a centrocampo, nel secondo Honda sulla trequarti. In ballottaggio Bonera e Zapata, se dovesse giocare il colombiano scalerebbe Rami a destra. Sfavorito Torres per un posto in attacco. Questa la formazione più accreditata: Diego Lopez; Bonera (Zapata), Rami, Mexes, Armero; Montolivo, De Jong, Muntari (Honda); Bonaventura, Menez, El Shaarawy.
NAPOLI – Benitez schiera la miglior formazione possibile dopo il turnover di coppa. Pochi dubbi per lo spagnolo che deve scegliere uno tra Mesto e Henrique e sciogliere il nodo centrocampo, dove sono favoriti Lopez e Jorginho su Inler e Gargano. Pronti ad entrare in corsa De Guzman e Zapata, tra i giocatori più in forma. Questa la probabile formazione: Rafael; Mesto (Henrique), Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez (Inler), Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.
L’ARBITRO – Sarà l’arbitro Antonio Damato della sezione di Barletta a dirigere Milan-Napoli. Il fischietto pugliese verrà coadiuvato dagli assistenti Crispo e De Luca, dal quarto uomo Padovan e dagli addizionali Gervasoni e Tommasi. Sono sedici i precedenti tra i partenopei e il fischietto di Barletta e quattordici con i rossoneri.
A cura di Dario Gambardella.
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