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IN CASA DELL’AVVERSARIO – Duttilità: ecco la parola d’ordine del Chievo di Corini

Benitez cerca i tre punti per superare i fantasmi del passato, ma con il Chievo non è mai semplice...

Si scrive Chievo, si legge bestia nera. La partita con i gialloblu è da qualche anno a questa parte ostica per il Napoli e per i suoi tifosi che vedono la sfida con i veronesi come un vero e proprio supplizio. Tra Moscardelli e Gennaro Sardo il supporter napoletano ha spesso dovuto imprecare, basti pensare alla sfida del San Paolo dello scorso campionato, riacciuffata all’ultimo istante da un colpo di testa Albiol e terminata in parità. Il Chievo è la classica piccola difficile da battere, soprattutto per il Napoli, che nella passata stagione ha sofferto cali di concentrazione contro le provinciali, che chiudendosi in difesa e ripartendo hanno creato più di un problema alla squadra di Benitez. La prova con il Genoa ha lasciato ben sperare, quel gol di De Guzman a tempo scaduto è un motivo in più di speranza per la stagione appena iniziata: con il gol dell’olandese si è invertita una tendenza negativa. Vincere con il Chievo sarebbe importante, servirebbe a lasciarsi alle spalle i problemi del passato e a dare un segnale al campionato appena iniziato, facendo capire che il Napoli c’è, nonostante i malumori di inizio stagione, l’eliminazione dalla Champions e un mercato deludente.

DUTTILITA’ E CAMBI DI MODULO“Quando si prepara una partita lo si fa per vincere, con la consapevolezza di affrontare un avversario di grandissima qualità. Il Napoli ha tra l’altro due partite ufficiali in più nelle gambe e a Genova si è visto quanto possono contare ad inizio stagione. I rossoblu hanno disputato una grandissima gara nei primi 70′, poi è venuta fuori la maggiore brillantezza degli azzurri che hanno saputo sferrare il colpo del ko in extremis. Il gruppo di Benitez ha dimostrato forza e carattere nella prima uscita, reagendo molto bene all’eliminazione dalla Champions. I tifosi partenopei sono un po’ delusi perchè sono stati abituati bene negli ultimi anni…I protagonisti principali non sono stati ceduti e la rosa complessivamente è stata ritoccata. Mi aspetto di affrontare una grande squadra che vuole vincere, proprio come noi. Cabala positiva? Ogni partita ha una sua storia, abbiamo cambiato tanto quest’anno e dobbiamo acquisire ancora solidità”: Corini è consapevole delle difficoltà che attenderanno il suo Chievo al San Paolo, ma vuole comunque provare ad ottenere i tre punti. Per farlo sta preparando una squadra camaleontica, che fa della duttilità il suo credo. La squadra veronese si è rinforzata bene sul mercato, con gli acquisti di giocatori intercambiabili come Birsa, Botta e Schelotto (non convocato) che permettono molti cambi di modulo. La squadra può giocare con il 4-5-1, il 4-3-3, il 4-3-2-1: ha buona qualità tra trequarti e attacco, mentre manca qualcosa nel centrocampo, dove un uomo d’ordine sarebbe necessario. Per sopperire a questa mancanza contro il Napoli dovrebbe giocare Radovanovic, con il doppio trequartista a supporto di un Paloschi pronto a colpire.

PROBABILI FORMAZIONI – Tre dubbi per Benitez, due per Corini. Il tecnico del Napoli è indeciso tra Maggio e Henrique, De Guzman e Inler, Mertens e Insigne, mentre deve fare a meno di Ghoulam. Questa la probabile formazione: Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga; De Guzman, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. Non è escluso un inserimento di Inler con lo spostamento di De Guzman sulla trequarti e l’esclusione di Hamsik, ma l’ipotesi è difficile. Per quanto riguarda il Chievo Corini deve sciogliere principalmente i dubbi sull’attacco, dove potrebbe inserire un’altra punta come Maxi Lopez al posto di un trequartista come Botta o Meggiorini, mentre in difesa vige il ballottaggio tra Cesar e Gamberini. Minori le possibilità di vedere in campo il brasiliano Edimar al posto di Biraghi. Questa la formazione più accreditata: Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Izco, Radovanovic, Hetemaj; Birsa, Meggiorini; Paloschi. Arbitro della gara Giacomelli di Trieste.

A cura di Dario Gambardella.

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