Archiviata, anche se in modo indigesto, la finale di Supercoppa italiana, il Napoli è pronto a rituffarsi nel mercato. All’orizzonte c’è qualche giorno di riposo nell’immediato, poi l’ultima amichevole, e infine sarà campionato. Anche dopo l’inizio del torneo, il club azzurro avrà la possibilità di intervenire per rinforzare la squadra o sfoltire la rosa negli ultimi sette giorni di trattative. Due settimane, anzi, poco più, per dare a Mazzarri la squadra per tentare il ritorno in Champions. Una volta archiviate le polemiche per la finale di Pechino con la Juventus, il mercato tornerà l’argomento principale.
L’ORA DELLE SCELTE. In apparenza il Napoli è fermo: gli ultimi innesti (che poi sono stati anche i primi) sono stati quelli di Gamberini e Behrami, arrivati nel ritiro di Dimaro. Da allora in avanti solo voci e ipotesi: partendo dalle cessioni sono in discussione le posizioni di Gargano, Vargas e di Dossena. Su tutti quella del cileno e la situazione più delicata. La società azzurra aveva fissato l’11 agosto come spartiacque per definire il reparto offensivo del Napoli: la partita contro la Juventus non ha dato alcuna indicazione, in quanto Vargas non è neanche entrato. È ovvio che Mazzarri punta su Pandev e Cavani come titolari (a proposito, il macedone salterà l’esordio col Palermo), con Insigne immediata alternativa. Proprio il giovane attaccante napoletano, nonostante abbia giocato soltanto qualche amichevole, si è subito dimostrato più pronto del suo giovane compagno di reparto. Ecco perché la posizione del cileno Vargas è in discussione. Tocca a Mazzarri decidere: o si tiene Vargas da parte, per utilizzarlo in Europa League, o si decide di mandarlo a giocare altrove. L’ipotesi di una formazione “B” da utilizzare nella competizione continentale è stata predisposta sin dagli albori di questa stagione. L’idea, appunto, è quella di far giocare in Europa la coppia Vargas-Insigne. Ma se col napoletano si può stare abbastanza tranquilli, l’ex Universidad rappresenta un’incognita. E se andasse male?
DEVE DECIDERE MAZZARRI. Vargas nelle amichevoli estive, per quel che può valere, non ha segnato neanche un gol. Nessuno può escludere che anche in Europa gli azzurri potranno disputare degli incontri importanti. Quindi la domanda è: ci si può fidare di Vargas? Mazzarri dovrà decidere in fretta, probabilmente entro una settimana. L’attaccante arrivato a gennaio potrebbe accasarsi in un club poco ambizioso di Serie A (Siena o Chievo), ma resta viva anche l’ipotesi Torino (Ventura non ne sembra entusiasta) o Genoa. Di sicuro Bigon non cederà il giocatore all’estero, in quanto si vuole metterlo alla prova in Italia.
LE ALTERNATIVE. Se il cileno andrà via, dovrebbe arrivare un attaccante più esperto, una prima punta che possa abbinarsi bene a Cavani come vice Pandev, o giocare al posto dell’uruguaiano. Floccari e Bianchi sono i nomi più “facili” da trattare. A Mazzarri piacerebbe sia il laziale che il torinista, ma le voci di mercato danno l’ex Parma come obiettivo più raggiungibile. C’è anche la suggestione Pazzini, che però rappresenterebbe più un colpaccio a sorpresa di De Laurentiis che un’opzione per sistemare il reparto offensivo. Del resto, Mazzarri avrebbe problemi ad alternare un giocatore importante come l’interista a Pandev e Cavani, e lo stesso giocatore non sarebbe entusiasta di partire come riserva.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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