I catamarani arrivano a Bagnoli e regalano l’inchino a Città della Scienza. È il gesto simbolico – «per non dimenticare e per sostenere la ricostruzione» – con cui si aprono le World Series di Coppa America, che tornano dopo un anno e resteranno a Napoli fino a domenica. Lo show parte così, tra l’entusiasmo della gente e dei velisti, in quella zona occidentale che avrebbe dovuto ospitare la kermesse un anno fa e che disse addio alle regate dopo lo stop dei pm.
Allora come oggi la piaga di Bagnoli era l’inquinamento. Ma gli AC 45 hanno voluto esserci lo stesso. In 100mila – dal pontile nord, sulla spiaggia, lungo via Napoli e fino al Molo Caligoliano di Pozzuoli, «armati» di fotocamere e binocoli – hanno tenuto gli occhi puntati sulla boa, sistemata in mare di fronte a quello che un mese fa era un polo scientifico e che oggi è solo un cumulo di macerie. Proprio davanti a quelle rovine i catamarani hanno virato e Città della Scienza ha risposto al saluto con un suono della sirena marinaresca. Un momento emozionante. Per gli organizzatori, per i team e per gli abitanti del quartiere che da anni attendono la svolta mentre in queste ore hanno dovuto fare i conti con l’ennesima inchiesta. Non c’è stato solo l’inchino, comunque. Nella Coast Parade sul gradino più alto del podio sono saliti i kiwi del Team New Zealand. Dietro di loro i campioni di Luna Rossa che, come annunciato dallo skipper Max Sirena, hanno deciso di devolvere il premio a Città della Scienza. Una strada seguita anche dai proprietari del veliero Tortuga, a bordo del quale sarà possibile seguire le gare, che devolverà il ricavato dei biglietti. Come loro, inoltre, gli organizzatori della maratona internazionale di Napoli, che doneranno parte degli incassi della manifestazione del prossimo 28 aprile alla Fondazione Idis.
Il presidente Vittorio Silvestrini ringrazia: «L’iniziativa di Luna Rossa mi ha commosso. È la testimonianza dei valori elevati che la vela esprime. Altrettanto significativo è stato l’omaggio che le barche hanno voluto riservarci». Su Twitter il governatore Stefano Caldoro scrive: «Coppa America saluta Città della Scienza. Bella iniziativa. Ripartire, tra mille difficoltà, per Napoli e la Campania». Quanto alle polemiche, chiarisce: «Dubbi e critiche anche giuste. Ma se avesse vinto Venezia, cosa si sarebbe detto? Partenza buona». Il sindaco Luigi de Magistris sottolinea: «I bilanci si fanno alla fine, ma speriamo in tantissimi turisti che possano dare ossigeno alla città. Possiamo mostrare quanto è bella Napoli e quanto valga la pena venire e puntare sempre di più sul turismo, questa è una grossa e importante opportunità. I disagi? Napoli è così. È caos, festa, conflitti, problemi, opportunità, ricchezza, parchi. Dobbiamo trovare una sintesi di tutto». L’amministratore di Acn Mario Hubler aggiunge: «È stato bellissimo, abbiamo parlato tutti la stessa lingua dando un segnale forte in difesa di un luogo simbolico di Napoli. Sono i miracoli dello sport, che riesce ad unire al di là di ogni immaginazione». E Città della Scienza ha festeggiato la riapertura degli spazi espositivi accogliendo 5mila bambini. A giocare con loro una delegazione di campioni partenopei, composta da Ciro Ferrara, Diego Occhiuzzi, Franco Porzio e Patrizio Oliva. Proprio la Fondazione Ferrara-Cannavaro organizzerà con la Fondazione Idis a Città della Scienza «L’estate dei piccoli» dal 17 giugno al 26 luglio.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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