Sono curioso di vedere all’opera il cosiddetto Napoli2 in Europa League. Personalmente non snobberei questa manifestazione ma ognuno fa le sue valutazione. Giustamente Mazzarri vuole testare chi gioca poco. Non sono molto d’accordo perché farei giocare sempre chi mi dà garanzie. Ma dipende dai punti di vista. È naturale che tutto dipende dall’avversaria. Il tecnico, comunque, vuole unire l’utile al dilettevole cominciando con una vittoria. Sono entusiasta per Insigne. Questo ragazzo sta stupendo tutti. Ha fatto un escalation incredibile. È partito dalla C1, è andato in serie serie B, oggi è in A e si è tolto la soddisfazione di andare in Nazionale. Il tutto nel giro di poco tempo. Ha qualità da vendere il gioiellino azzurro. Se migliora in alcune cose diventa vero fuoriclasse. Ha grandi colpi, intravedo in lui un futuro da campione. Gioca con molta semplicità, non si fa pesare nulla. Non accade a tutti i giovani perché quando approdi nel calcio che conta diventa tutto più difficile. Lui, invece, è passato dalla pacatezza di Pescara all’euforia di Napoli senza troppi contraccolpi. Non lo so se con il passare del tempo comincerà a soffrire ma ho il presentimento che non avrà problemi. Certo, qualche momento di difficoltà lo avrà ma sono convinto che sarà bravo a superarle. Le tre vittorie consecutive del Napoli in campionato ci stanno tutte. Abbiamo sofferto con la Fiorentina e nel primo tempo con il Parma. Ma alla fine si è riusciti a conquistare i successi. Mazzarri sta puntando molto sulle ripartenze. Dobbiamo dire che il Napoli è votato all’attacco anche se gioca di rimessa perché i centrocampisti, gli attaccanti e gli esterni sono offensivi. Di conseguenza ci si sbilancia e capita di sbandare in difesa. Sui calci da fermo si deve decidere come marcare. Se lo fanno a zona ci sono i movimenti a croce o altrimenti si deve andare a uomo sugli avversari. Se ci si ferma a metà continueremo a favorire gli attaccanti avversari. A proposito di attaccanti. Devo fare i complimenti a Pandev. Si è confermato un signor calciatore che fa la differenza. Mazzarri, almeno per il momento, ha indovinato la scelta per l’attacco. A giugno convinse De Laurentiis a riscattare il macedone e bene fece. Non poteva aver dimenticato di essere un campione. Qui da noi si è rigenerato. Sa che può dare ancora tanto. Era stato messo in discussione da molti che dicevano: «gioca solo un tempo». Non è così, dipende da come ti prepari. A quanto pare lui quest’anno in ritiro l’ha fatto bene. L’anno scorso no. Arrivò a pezzi e ci mise un bel po’ per entrare in forma. Adesso, invece, è pronto per l’uso. La sua esperienza è fondamentale per un gruppo che ogni anni si rinnova con calciatori di prospettiva. Insigne può crescere ancora di più seguendo i suoi consigli. Ma anche tutti gli altri. Anche Cavani lo vedo più maturo. Secondo me sta un po’ pagando i troppi impegni estivi. Ma appena recupererà sarà il solito Matador che l’ha fatto diventare uno dei bomber più costosi del mondo. I suoi gol servono come il pane. Ha sbagliato qualcosa con il Parma ma non va crocifisso. Resta sempre un cannoniere che ci toglierà delle grosse soddisfazioni.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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