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Improta: “Che la partita col Pescara scacci i fantasmi di quella col Perugia del ’75”

Gianni Improta, il “baronetto di Posillipo”, interviene a Marte Sport Live per dire la sua alla vigilia di Napoli-Pescara, partita che potrebbe significare molto nell’economia della stagione partenopea. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:

  “Sono d’accordo col fatto che si debba tenere sempre alta la tensione. Il Pescara è una di quelle squadre che non fa punti fuori casa e prima o poi dovrà pure farli: speriamo non domani, logicamente. Da buon napoletano guardo anche queste cose. Scherzi a parte credo che il livello tecnico- tattico tra le due squadre sia enorme. Bergodi ha appena preso le redini di questa squadra, ha bisogno di tempo per inculcare le sue idee. Contro la Roma il Pescara ha giocato in modo totalmente diverso da come ha giocato con la Juve, ad esempio. Questo è un segnale chiaro che si stia andando verso un profilo molto più difensivista della squadra adriatica: a volte il bel gioco non paga. Se stasera dovessero arrivare buone notizie dal derby, cosa non impossibile dato il momento dei bianconeri, domani il San Paolo sarà una bolgia. Weiss è un buon giocatore, bravo, rapido e tecnico: un pò di attenzione la merita. Gli altri? Abbruscato è il classico bomber della serie cadetta, Modesto è un buon giocatore ma non può fare la differenza, Perin è un buon portiere con ottime qualità ma deve ancora migliorare tanto, l’ho visto all’opera ed ha cali di attenzione. Si deve vincere subito la gara, anche per non far tornare gli spettri di quella partita col Perugia del ’75 che perdemmo nonostante gli Umbri fossero già retrocessi a causa di uno sfortunato autogol del grande Ferrario: pagammo con lo scudetto. La chiave tattica? Io giocherei con la difesa a 4, anche se devo ammettere che la stessa difesa a 3 ha le qualità camaleontiche per adattarsi a 4 con gli stessi uomini. Mazzarri insiste nel voler puntare molto sugli esterni, ma credo che quando gli uomini non sono al 100% sia meglio cambiare. Se vuole puntare al pallone d’oro per gli allenatori deve imparare anche a cambiare, ad andare oltre i dogmi e le scaramanzie.” 

La Redazione
M.P.
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