Alessandro Moggi, che tra gli altri assiste l’attaccante della Lazio Ciro Immobile, ha commentato le vicende di casa Napoli e non solo a Radio Marte: “Sicuramente il quarto posto e la Champions rivestono valore importantissimo. Oggi, con la pandemia ancora in corso, ne ha ancora di più. Evidente peraltro che la battaglia per il quarto posto sarà ancora più serrata, anche perché le prime tre posizioni secondo me saranno di Milan, Juventus e Inter. A dispetto dei valori sicuramente il mercato subirà una contrazione importante, anche il salario dei calciatori potrebbe vivere una contrazione.
Salary cap? Non sono d’accordo. Se un imprenditore può garantire spese non c’è necessità di appiattire il mercato dei calciatori. Bisogna fare solo una riflessione di sistema per rendere sostenibile il mercato dei calciatori e il bilancio delle società. Dovrebbe essere previsto un tavolo per parlarne.
Napoli? Molto dipenderà dalla personalità dei calciatori e dall’allenatore. Nell’arco del tempo si possono verificare momenti più critici. Devo dire che negli ultimi tempi ci sono stati parecchi malintesi da gestire ma secondo me l’allenatore è molto bravo, ha una grandissima personalità e la squadra è di valore. Si può fare gruppo per fare risultati.
Ricucibile lo strappo tra De Laurentiis e Gattuso? Credo assolutamente di sì. I risultati poi determinano lo sviluppo dei rapporti tra presidente e dipendenti. Non farei però troppo caso alle polemiche: negli anni passati il Napoli sembrava vivere un idillio con altri allenatori, poi si sono rotti i rapporti. Peraltro secondo me i risultati ci sono, non è che il Napoli sia ultimo in classifica. Non vedo questa tragedia nella valutazione dei risultati del Napoli. Se i risultati dovessero arrivare credo che i momenti di crisi si possano superare.
Il miglior attaccante italiano oggi? Risposta abbastanza scontata ma credo che Ciro Immobile sia uno dei migliori attaccanti del mondo, non solo italiano. Dai media italiani ha avuto molto meno di quanto oggettivamente meriterebbe, sta facendo cose straordinarie. Forse paga il fatto che in Italia si cerchi l’esterofilizzazione del giocatore, un nome esotico. Ha dimostrato di essere l’attaccante italiano migliore degli ultimi 20 anni. Siamo nei Top 5 della storia del calcio italiano e dell’attuale ranking del mondo”.
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