l centravanti del Torino, Ciro Immobile, è intervenuto oggi in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale a Coverciano. Queste le sue dichiarazioni:
SUL MONDIALE – “Sicura è sola la morte, c’è da lottare per guadagnarsi un posto nei ventitré. I primi due obiettivi sono stati raggiunti: il titolo di capocannoniere ed essere nei trenta pre-convocati. Noi siamo qua per andare a giocare la più importante competizione nel panorama calcistico e la scelta per il mister sarà difficile: lasciare a casa due attaccanti sarà complicato. E’ una decisione che prenderà il mister. Noi ci mettiamo a disposizione, poi se il mister sceglierà me, Mario o gli altri, ci faremo trovare pronti tutti”
SU BALOTELLI – “L’episodio razzista? Non ne abbiamo parlato, anche perché con Mario, che trovo un ragazzo perbene, non mi va di parlare di queste cose. Penso che sia d’accordo con me: non gli diamo troppa importanza. Nel 2014 non si può ancora parlare di razzismo. In tutta Italia c’è ancora questa storia dei neri, dei napoletani, dei gialli, dei rossi. Bisogna migliorare sotto questo aspetto. Per fortuna Mario e stato tranquillissimo: tutto quello che ci siamo detti in gruppo su questa cosa, lo ha rispettato alla grande. Noi sappiamo che è una cosa grave, ma non ne vogliamo parlare perché altrimenti si mette il dito nella piaga e ne risente il nostro Paese. Cercheremo di fare qualche appello perché non succeda più. Vergogna? Non mi vergogno di essere italiano, però mi intristisco quando accadono queste cose, come i cori sul Vesuvio. Ci tengo molto alla mia città ed al mio accento, anche se, talvolta, commettiamo degli errori ingenui”
SU CERCI – “Quando è arrivato qui in ritiro, tutti gli altri hanno cercato di farlo stare tranquillo, di non fargli pesare l’errore di Firenze. Rimane il fatto che era molto dispiaciuto dopo la partita, ma ha capito che deve mettere alle spalle l’episodio”
SULL’ EUROPA LEAGUE – “Mi è dispiaciuto tanto non essere a Firenze. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, per me è stata una rivincita dopo l’anno scorso. Ventura mi ha aiutato a fare questo passo in avanti, dopo il capocannoniere della serie B quello della serie A. Anche mio padre mi dice che quello di serie B conta poco…”
SUL FUTURO – “Il mio procuratore sta lavorando. Dopo una stagione fatta così bene, è normale che un calciatore ambizioso come me voglia puntare sempre al massimo. Il Borussia è una squadra importantissima e per me giocare la Champions il prossimo anno sarebbe fondamentale per la crescita professionale. Ogni calciatore e ambizioso, ha bisogno di fare nuove esperienze: la mia è quella di fare la Champions”
Fonte: calciomercato.com
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