Roberto Costagliola, 38 anni, avvocato. Il suo primo ricordo calcistico è il padre che salta dalla gioia quando sente, alla radio, dell’acquisto di Maradona. Da lì l’amore per una squadra “che rispecchia la follia della città”. La partita la guarda al corso Vittorio Emanuele, a casa della mamma Silvia. Con lui, la moglie Serena Gargiulo, i figli Alessandro e Claudio, la sorella Anna, il cognato Giovanni Caruso con la piccola Martina, e l’amico Gaetano Sensale. Gaetano ha Lamela al Fantacalcio e spera che segni: pazzo. Non c’è tensione, solo aria di bilanci. Silvia è contro l’arbitro: a prescindere. Alla ripresa la Roma segna, due volte. Sono già tutti in vacanza, in campo e fuori. Tranne Alessandro, arrabbiatissimo: cresce una bellezza. Poi il gol di Cavani. Roberto molla un pugno nel muro, apre il balcone e urla. Alessandro e Claudio gli danno il cinque ridendo. È finita. Roberto è convinto: «I miei figli devono iniziare vincendo, come è successo a me».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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