Per lui il Napoli è «il bambino che ognuno di noi porta dentro di sé», non a caso ha imparato a far di conto a 4 anni con le figurine Panini. Arturo Famiglietti, 32 anni, collaboratore presso un ente di formazione professionale, guarda la partita a casa dei genitori Enzo e Anna Maria, in via Trieste, a Nocera Inferiore. Con lui la moglie Laura, il fratello Boris, e gli amici Antonio e Adriana Scarpati e Alfonso e Andrea Annarumma, quest’ultimo milanista. Protagonista assoluta della serata, la bambolina voodoo di Boris: al posto del volto, una foderina di plastica in cui infilare la foto dell’avversario da colpire con la macumba. Stasera i Famiglietti hanno scelto Montolivo. L’arbitro fischia e viene inserito il primo spillone, così, per buonaugurio. Ad ogni azione del Milan guardano tutti Andrea additandolo come “seccia”. Lui sta zitto, persino al gol di Flamini esulta compito. Gli amici non fanno altrettanto quando segna Pandev. Nella ripresa, Andrea tace, «come fa?» si chiedono gli amici, che invece saltano ad ogni passaggio mentre infilzano la bambolina. Non si va oltre il pareggio, ma esultano tutti come per una vittoria. Tranne Andrea.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro