Giugliano in Campania, Complesso dei Pini. Casa Zaccaria. Il padrone di casa è Vincenzo, capelli brizzolati, ragioniere in un centro polidiagnostico dove lavora anche sua moglie Rita. Mario, il padre di Vincenzo, ragioniere in pensione, gioca con i nipotini Mario e Mariateresa. Con loro l’amico di sempre Nunzio Borriello, fabbro, nato e cresciuto a Scampia. A Nunzio la passione per il Napoli è venuta nel 1986 quando si ritrovò ad ascoltare la radiocronaca del 3-1 del Napoli a Torino: gli sembrò di essere stato testimone di una guerra. E di guerra vera parla il minuto di silenzio in ricordo di Tiziano Chierotti, morto in Afghanistan, e Pasquale Romano, morto «per caso»,vittima innocente di una faida di camorra. Sarebbe potuto capitare a Rita e Nunzio, che in quelle strade sono nati e cresciuti, avrebbero potuto essere loro tra i morti che il parroco chiama «vittime per mano di Caino». La partita scorre in mezzo ai gol mancati e alla telecronaca del tifoso. Poi arriva Marek, volano parolacce e urla liberatorie. Di rabbia che trova uno sfogo. Finisce come deve. Gli uomini scendono a comprare da mangiare. Sembra incredibile, ma la vita continua. Ciao, Pasquale.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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