Via Mario de Ciccio, primo piano, casa Fabrizio è in stile moderno, colorata di arancio. Francesco, avvocato, del calcio segue solo il Napoli, a parte la Juve, ma quella la segue per gufare. La moglie, Antonella, tecnologo agroalimentare che per hobby realizza gioielli in plastica, guarda la partita sperando solo che vada bene per non guastarsi la settimana per colpa dell’umore del marito. Con loro i tre piccoli di casa: Carolina, 4 anni, Giuseppe, 6, e la labrador quindicenne Giulietta. Francesco si posiziona davanti alla tv indossando la maglietta del Napoli. È in trance. Pochi minuti e Cavani va in gol. Antonella sorride: domani sarà una giornata serena. Alla mezzora il Dnipro pareggia. Antonella ha un sussulto: domani sarà una giornata nera. La tensione dei coniugi è palpabile. All’inizio del secondo tempo siamo sotto di un gol. Francesco si cambia la maglietta per scaramanzia. E porta bene. Arriva Edinson e Antonella respira di nuovo. Poi di nuovo Cavani, immenso, per altre due volte. Vinciamo con lui da solo contro tutti. Cavani 4– Dnipro 2. «Domani li accompagni tu i bambini a scuola?», chiede Antonella guardando il marito. «Ma certo tesoro», Francesco è vivo. Francesco è gioia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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