Domenica pomeriggio, Melito, ultimo piano di un condominio che affaccia sulla Circumvallazione esterna. A meno di un’ora dalla partita, la strada che in genere è un inferno di lamiere è completamente deserta. A casa di Gianluca è tutto pronto. Quasi quarant’anni, alto, capelli bruni, occhi castano-verdi. «In genere la partita la vedo con mio padre, che è interista – spiega –. Oggi però lui è a pranzo fuori, perciò mi rilasso». Non solo padre interista, anche un fratello romanista. «Vedere giocare il Napoli, con loro, è un inferno», continua.
Accanto a lui, sorridente, la fidanzata, Imma, brunetta, minuta e carina. Sotto al palazzo, il vociare concitato dei tavolini all’aperto di un bar che trasmette la partita. Layla – la bobtail chiamata così in onore della canzone di Eric Clapton – scodinzola emozionata. Gianluca e Imma seguono la partita su Sky, mentre il bar la trasmette su Mediaset, perciò a loro il segnale arriva con qualche istante di ritardo: ai primi due gol esultano prima gli avventori del bar che loro. Con Insigne, però, è come se Layla fiutasse l’aria: abbaia nell’istante stesso del gol. Potenza di Lorenzo alla prima rete in campionato. Per tutti e novanta i minuti Gianluca non smette di rosicchiarsi le mani. Quando l’arbitro fischia si guarda le unghie disperato. C’è una settimana di tempo per farle ricrescere. Per ora, però, si resta lassù. Gianluca prende la palla e la lancia a Layla: passaggio di naso e… gol!
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
