“Ventotto anni, laureato in Giurisprudenza, un amore smodato per i libri. Francesco Rauccio guarda la partita con le stesse persone da anni. Per Lazio-Napoli ci si ritrova a casa Iodice, a Portico di Caserta, da Angelo e i suoi fratelli Biagio e Tonia, con i fidanzati Maria Luigia Vassallo e Pierpaolo Montanaro. Biagio e Francesco si conoscono dai tempi della scuola. Insieme a loro gli amici Ciro Masone e Gigi Vassallo. Dieci minuti appena e Floccari ci castiga. La stanza è gelata. Pierpaolo non molla: «Fra cinque minuti la pareggiamo. Fidatevi», esclama serio. Francesco alterna inarrestabili chiacchiere a un religioso silenzio. Gli sudano le mani. Biagio si tormenta le dita, gli altri tacciono, gli occhi incollati alla tv. Pierpaolo insiste: «Vinciamo 2-1. Fidatevi». Ma arriva l’intervallo e siamo ancora sotto. Alla ripresa ancora nulla. Francesco dà ripetute testate sulla spalla di Gigi, per la disperazione. Pierpaolo mantiene l’ottimismo: «Segniamo al 95’. Me lo sento». E invece arriva al 43’, Campagnaro. Francesco salta dalla sedia con un urlo che contiene tutta l’euforia e la rabbia del mondo. Non si vince. Ma Pierpaolo è un eroe”.
Ilaria Puglia per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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