Ilaria Puglia per “Il Mattino”:
“Viale Michelangelo, pieno Vomero, un palazzo di cinque piani con una bandiera che sventola al primo. Sul citofono, al posto del cognome, campeggia un adesivo azzurro «Bentornati!». È la prima partita della stagione del Napoli al San Paolo, a casa di Stefania. Poco più di quarant’anni, capelli lunghi neri, occhi scurissimi, sorriso accattivante e tre figli adolescenti. Ha invitato sette amici a vedere la partita. In totale sono undici, una squadra perfetta: «Non accettiamo simpatizzanti, solo tifosi veri». Davanti alla tv, solo il divano blu e un tavolino pieno di portacenere. È vietato l’uso di Facebook dal telefonino durante i 90 minuti: «Voglio la massima concentrazione», dice Stefania, manco fosse un coach. Il primo tempo si chiude con la conta per chi deve scendere a comprare patate fritte. Il resto del condominio sembra sospeso in attesa di vedere cosa accade al primo piano: un silenzio surreale per le scale e finestre con le tapparelle abbassate. Si ricomincia, uno-due, la terribile sofferenza degli ultimi minuti, ma poi tutti corrono verso il balcone. E salutano ridendo quelli del condominio di fronte, affacciati anche loro per far festa”.
La Redazione
P.S.
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