A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto il professor Giulio Tarro, virologo.
“Nuovi contagi nelle regione del Nord? Io vorrei questi dati raffrontati al numero di tamponi che vengono fatti. Psicologicamente abbiamo fatto l’abitudine al virus. Inizialmente c’è stato un problema molto serio e non è dipeso da noi centro-meridionali ma dalla gestione sanitaria del Nord. Non avevano capito di cosa si trattasse. I buoni medici sanno cosa devono fare in pronto soccorso. Andava capito che il problema era legato ai coaguli del sangue invece di trattare il covid19 come una polmonite.
Virus sparirà con l’estate? Dipende dalle famiglie virali. La famiglia coronavirus soffre il caldo, la salsedine, persino la montagna. Non solo non ce lo troveremo tra i piedi ma abbiamo una popolazione così immunizzata che non sarà più un ospite utile per il virus. Mascherine? Vanno messe dal paziente e dagli operatori sanitari. Ma per il resto è anti-igienico e può portare anche a problemi respiratori.
Crisi economica? Ho paura che moriremo di fame. In Svezia non se lo sono posti il problema, fanno una vita normale, non hanno nessun problema di mortalità, probabilmente è frutto di un’altra mentalità.
Burioni, se mi bastano le scuse? No. Non bastano. Siamo buone persone, sì, ma a tutto c’è un limite. Uno può porgere l’altra guancia ma non pure la terza perché una terza non ce l’abbiamo.
Tornare allo stadio o ai palazzetti dello sport? Rispettando la distanza, si potrebbe fare già da domani”.
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