La Lazio si ferma, il Verona strappa un punto d’oro all’Olimpico. Finisce 0-0 la sfida tra capitolini e scaligeri, valida per il recupero della 17^ giornata del campionato di Serie A. Un risultato non certo abituale per la squadra di Simone Inzaghi, alla quale mancava lo 0-0 addirittura da aprile 2018, 65 partite fa. Arriva questa sera, al termine di una gara che la squadra di casa ha condotto per ampi tratti e ha anche cercato in tutti i modi di vincere. Non c’è riuscita, nonostante un Luis Alberto monumentale, fermato in due occasioni dai pali e in altrettante dalle qualità di Marco Silvestri, platinato e attento portiere di Ivan Juric. Si ferma anche Ciro Immobile, in una serata che fa pensare a quanto il ds Tare abbia cercato, senza trovarlo, un rinforzo offensivo nel mercato di gennaio appena concluso. Tra miracoli e sfortuna, finisce senza gol una partita che la Lazio avrebbe meritato di vincere ma il Verona non avrebbe meritato di perdere. I padroni di casa restano al terzo posto, -4 dalla Juve prima; gli ospiti staccano Napoli e Bologna. Contenti tutti? Forse no, ma non si può sempre segnare.
GLI UNDICI DI PARTENZA: OUT QUAGLIARELLA. JUVE IN HDR E CON DEMIRAL –
Ancora privo di Correa, Inzaghi sceglie titolari degli ultimi tempi: davanti gioca la coppia Caicedo-Immobile, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic a centrocampo assieme a Leiva. Patric, preferito a Bastos, prende il posto di Luiz Felipe in difesa. Juric conferma Gunter nella difesa a tre con Rrahmani e Kumbulla. Out lo squalificato Amrabat, arretra in media Pessina con Veloso. Di conseguenza, lì davanti c’è Borini, supportato da Verre e Zaccagni.
IL VERONA NON HA PAURA –
La Lazio è squadra che gioca, in casa a maggior ragione. Nei primi minuti colpisce però l’atteggiamento degli scaligeri, propositivi e offensivi, anche a rischio di subire le ripartenze della squadra di casa, soprattutto quando Gunter scivola e lascia una prateria per la crosa di Caicedo. Al quarto d’ora doppio brivido per i biancocelesti: Strakosha dice no a un insidiosissimo inserimento di Pessina su punizione del solito Veloso, poi mura anche la conclusione da fuori di Borini, anche se sarebbe stato comunque fuorigioco.
IMMOBILE STRARIPANTE –
Il centravanti di Inzaghi è in gran condizione e l’intesa con Caicedo è in costante miglioramento: al 20′ il tacco del secondo vale una grande occasione per il primo, che però a tu per tu con Silvestri colpisce piano. Gran riflesso del platinato portiere di Juric, nell’occasione. La partita prosegue soprattutto sulle fasce, con Luis Alberto che si allarga spesso e volentieri a sinistra, deliziando il pubblico.
CHE OCCASIONE PER LUIS ALBERTO! –
Col passare dei minuti, e l’aiuto delle preziose sponde del già citato Caicedo, i padroni di casa fanno valere il proprio maggior tasso di qualità. Soprattuto quello di Luis Alberto: poco dopo la mezz’ora, uno-due con l’ecuadoriano. Gunter saltato secco, tiro a giro da fuori del numero 10 biancoceleste dai 20 metri: Silvestri vola e devia in angolo. È la miglior occasione del primo tempo. O comunque la più bella a livello puramente estetico.
ANCORA IL 10 SPAGNOLO: PALO E 0-0 al 45′ –
Sono sempre loro due a pungere il Verona. Immobile spara alto a pochi minuti un rigore in movimento, poi tocca al suo compañero Luis Alberto: azione a sinistra di Lulic, scarico a centro area, l’iberico irrompe e colpisce a botta quasi sicura. Trovando il palo: è l’azione su cui si spegne il primo tempo. 0-0 all’intervallo, più Verona nel primo quarto d’ora, poi tantissima Lazio.
ALTRO LEGNO PER LUIS ALBERTO –
La ripresa inizia come si è chiusa la prima frazione di gioco: più Lazio che Verona, ma le ripartenze degli ospiti fanno male. E si vede anche Lazovic con una bella iniziativa sulla fascia di competenza. Poi ancora Luis Alberto e il suo personalissimo duello con la sfortuna: altro tiro da fuori, altro legno, stavolta alla destra di Silvestri: non è serata, per il fantasista andaluso.
INZAGHI CAMBIA LE FASCE, POI FUORI CAICEDO –
Il copione della partita è chiaro, ma il tecnico di casa tenta di aggiungere ulteriori spunti al gioco dei suoi: fuori Lazzari e Lulic, dentro Marusic e Jony. Dopo una bella occasione per Verre (che esce anche lui per fare spazio a Eysseric), la Lazio si rivede con un corner deviato da Rrahmani verso la propria porta e poi con un’altra ghiotta occasione per Immobile, non preciso come al solito. Per l’assalto finale, mossa a sorpresa: Inzaghi toglie Caicedo per inserire Parolo, riportando Luis Alberto in attacco.
BRIVIDI FINALI –
Nel finale, Borini impegna Strakosha, che risponde presente e difende un punto non prezioso ma certo da non buttare. Inzaghi non ha armi per alzare la sua squadra, il Verona prova a fare male su calcio d’angolo. Altra grandissima occasione per la Lazio: il solito Luis Alberto ci prova due volte, Silvestri gli dice no ancora una volta.
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