Nove partite. O forse dieci. Perché non è ancora sicuro che il Napoli debutterà in coppa Italia (gli azzurri partiranno dagli ottavi di finale) nel gennaio del nuovo anno, la Lega potrebbe decidere di anticipare il match contro la vicente di Cesena-Gubbio al 13 dicembre. E questo complicherebbe ulteriormente il lavoro di Mazzarri e del preparatore atletico Pondrelli. Il tecnico e il suo staff dovranno già intensamente lavorare per gestire le nove – sicure – partite in calendario da stasera al 21 dicembre (recupero della prima giornata contro il Genoa, quella non giocata perché vi fu lo sciopero dei calciatori in attesa del rinnovo del contratto), anche perché soltanto in rare occasioni potrà essere effettuato il turnover, quello che ha dato negativi effetti quando è stato effettuato in maniera massiccia, dal Chievo al Catania.
Sicuramente contro Lazio e City giocheranno i «titolarissimi», le prime scelte, così come Mazzarri ha ribattezzato i giocatori con il miglior curriculum nella scorsa stagione, quando scattò il turnover in occasione delle partite di Europa League. Quest’anno non sarebbe stato possibile e si sapeva perché la Champions meritava tutt’altra attenzione: infatti, il Napoli ha perso una sola partita, di misura, sul campo dello straordinario Bayern Monaco. Sono centottanta minuti delicati anche se il tecnico ha intelligentemente tentato di ridurne la portata per non sovraccaricare la squadra di responsabilità alla vigilia delle partitissime. Napoli sarà al fianco del Napoli, come sempre ha fatto. «E la squadra saprà dare le migliori risposte: serve una concentrazione forte per affrontare la prima del campionato italiano e la prima del campionato inglese», sottolinea Beppe Bruscolotti.
L’esito delle prossime gare peserà anche sul mercato. Rinforzi in arrivo a patto che venga superato il girone di Champions, con accesso agli ottavi di finale. Il Napoli giocherà sei partite su nove al San Paolo, delle quali cinque in campionato. Ed è l’opportunità migliore per recuperare posizioni in classifica dopo una serie di stop che non preoccupano Mazzarri perché tempo per portare a termine la risalita ce n’è. Le trasferte in campionato non sono agevoli perché tra una settimana ci sarà il match sul campo dell’Atalanta costruita dall’ex dg azzurro Marino, la squadra che a sorpresa – anche grazie ai gol di Denis, altro ex – ha cancellato l’handicap della penalizzazione e occupa una prestigiosa posizione in classifica. E poi la partita sul sintetico di Novara, contro una neopromossa che cercherà di far valere il fattore campo per risollevarsi in classifica. I giochi per la Champions si decideranno martedì perché è improbabile che possano esserci colpi a sorpresa nell’ultimo turno del girone eliminatorio, in programma il 7 dicembre. Quella sera il Napoli giocherà sul campo del Villarreal mentre il City se la vedrà con il Bayern Monaco, ormai qualificato per gli ottavi e probabilmente “scarico”. Ma questo appuntamento Mazzarri si sforza di sentirlo lontano, non vuole che vi sia un condizionamento psicologico nella partita contro la Lazio che nello scorso campionato, dopo una clamorosa rimonta, consentì agli azzurri di mettersi in corsa per lo scudetto. Un’illusione durata poco, però bellissima.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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