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Il Toro “prenota” Calaiò per giugno

In attesa di Lo Monaco contatti tra Petrachi e Bigon

Se non gioca neanche quando manca Cavani c’è da preoccuparsi: ma Emanuele Calaiò e il suo entourage, a dire il vero, lo era già. L’arciere non è molto considerato da Mazzarri, che in  un’occasione lo ha anche “bocciato” a parole, nonostante poi abbia precisato di avere espresso un concetto che è stato male interpretato. Intanto, l’attaccante fino ad ora è stato utilizzato pochissimo, e già si pongono interrogativi sul suo futuro. Calaiò è in prestito dal Siena, ma con un impegno preciso del Napoli a riscattarlo. Difficile, però, soprattutto se resterà Mazzarri, che la punta rimanga in azzurro. Ecco perché, seppur con cautela, gli agenti del giocatore si stanno guardando intorno per un’eventuale soluzione estiva. A quanto filtra da Torino, il ds granata Petrachi ha chiesto informazioni a Bigon sulla situazione dell’arciere: la squadra di Cairo è era interessata all’ex senese già nella scorsa seduta di mercato di gennaio, per poi prendere Barreto quando Calaiò approdò al Napoli. Ora il patron della squadra piemontese vorrebbe riaprire il  discorso, anche se sul ds Petrachi incombe l’ombra di Pietro Lo Monaco, che a quanto pare è  pronto a subentrare come direttore generale della squadra granata.  Per ora, quindi, soltanto un sondaggio da parte del Torino. Ma che il futuro di Calaiò sia tutto da scoprire lo ha confermato  anche il fratello del giocatore, Umberto, che assieme ad Alessandro Moggi ne cura gli interessi: «Lo sapevamo che Calaiò sarebbe stato impiegato poco nel Napoli, e quindi non ne siamo  sorpresi. Sicuramente Emanuele vorrebbe giocare di più, ma non c’è alcuna lamentela perché  sapeva quale fosse la situazione e quindi ha accettato questo ruolo. Fino a questo momento, poi, Mazzarri ha sempre avuto ragione nelle sue scelte. Cosa ne sarà di Calaiò? Non lo sappiamo, è presto per dirlo. Se Mazzarri restasse, probabilmente avrebbe già firmato. E se il Napoli  centrasse la Champions, sarebbe difficile voler cambiare squadra». Difficile capire se l’allenatore azzurro rimarrà nel Napoli, ma di certo l’essere utilizzato col contagocce non è la situazione che fa piacere a Calaiò. Il tecnico partenopeo non lo ha chiesto espressamente, ma quando l’attaccante è stato offerto a Bigon ha accettato volentieri questa opzione, al di là di quello che è stato l’utilizzo concreto del giocatore.

Fonte: Il Roma

La Redazione

M.V.

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