E’ stato lui a rimettere il Napoli in pista ed ora è pronto a proseguire la raffica di gol iniziata con il Verona e terminata con la Fiorentina. Sei reti nelle ultime quattro partite, il piede del Pipita è finalmente caldo e giammai la sosta ha potuto raffreddarlo. Anzi, non essendo andato a bersaglio con la Nazionale e avendo dovuto registrare persino la sconfitta con il Portogallo di Cristiano Ronaldo avrà un motivo in più per proseguire la raffica di gol nel campionato e lanciare così anche la sfida al compagno Callejon che guida la speciale graduatoria con otto centri.
ENTUSIASMO E RABBIA. Passato il periodo buio, Higuain è tornato ad essere l’attaccante che fa tremare difese intere. Sotto i suoi colpi sono crollati il portiere del Verona e dell’Atalanta, quello della Roma e della Fiorentina. Sei gol che hanno regalato punti preziosi al Napoli facendo dimenticare anche i due penalty sciupati. Higuain ha riacquistato l’entusiasmo che gli era mancato nelle prime sette giornate. Riesce a fare reparto da solo e a creare situazioni di pericolo partendo da un semplice appoggio. Lui rappresenta il faro che illumina l’intera fase offensiva del Napoli. E con il Cagliari che si dispone a zona potrebbe risultare ancora più prezioso con i suoi inviti al taglio per Callejon a destra o per De Guzman o Hamsik a sinistra. Non a caso, i difensori di Zeman hanno indicato nel Pipita l’uomo più pericoloso del Napoli. Ma Higuain ha ritrovato anche quella rabbia agonistica tipica dei bomber affamati di gol. Ne ha dato una dimostrazione a Firenze quando in occasione del gol si è scaraventato su quel pallone capitatogli tra i piedi con tutta la forza e la rabbia possibili. Concedendo peraltro la replica alla rete d’artista realizzata con la Roma.SEMPRE PIU’ IDOLO. Ormai Higuain è entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi. Gli viene perdonato tutto, anche di sbagliare qualche rigore, perché a chi in campo dà sempre l’anima nulla si può imputare. Il Pipita lotta, sgomita, brontola ma è sempre lì in agguato per seminare il panico nelle difese avversarie. E se non gli riesce di far gol, si presta per i compagni. Durante quei due mesi di astinenza in campionato, dalla prima alla settima giornata, il pubblico del San Paolo non ha mai perso occasione per incoraggiarlo. Sapeva che aveva dovuto scendere in campo appena rientrato dai Mondiali e senza un’adeguata preparazione. Aveva realizzato che tutta la squadra non girava e a risentirne era soprattutto lui. Guai a toccare Higuain per il tifoso partenopeo. Domenica c’è la possibilità del grande abbraccio con la folla di Fuorigrotta. Ci saranno oltre quarantamila spettatori sugli spalti e se l’argentino dovesse proseguire la striscia personale di gol sarà garantita la standing ovation per lui.
IL TOUR DE FORCE. Benitez ha già previsto di impiegarlo con saggezza in questo tour de force che attende il Napoli da domenica prossima e fino al 22 dicembre. Higuain dovrà essere al massimo nelle sfide che contano dal momento che mancherà Insigne e anche Mertens (per un paio di turni) e quasi certamente verrà risparmiato (o impiegato di meno) nelle gare di Europa League (a Praga e poi in casa con lo Slovan). Insomma, dopo aver riportato il Napoli in pista con i suoi gol, Higuain dovrà trascinarlo a ridosso della Juventus in campionato e poi magari anche alla vittoria nella supercopppa italiana. Con l’entusiasmo ritrovato e la condizione atletica riacquistata, il Pipita invita a sognare.
Fonte: Corriere dello Sport
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