Ops, ch’è successo? Quarantacinque minuti danzando leggero, là dietro, senza mai dare l’impressione di soffrire Gilardino e Calaiò, chiudendo con autorevolezza quel po’ ch’è rimasto aperto: e poi, al rientro in campo, Albiol non c’è. «Ha avvertito un dolorino, anzi un irrigidimento muscolare, ed ha preferito non rischiare». Sussurri, per ora: niente allarme, però la lucida consapevolezza che non si scherza, con gli adduttori, e che forse val la pena uscire. Mano alzata, la richiesta del medico, poi la scelta con Benitez: fuori Albiol e dentro Cannavaro, che va a destra, nel suo ruolo naturale, e va a giocare al fianco di Britos, mancino puro; dunque senza divagazioni e con la possibilità che ognuno sia se stesso, naturalmente, come madre natura ha suggerito sino ad ora. Ma al novantesimo, è chiaro che la domanda insegue spontaneamente chiunque vesta d’azzurro e possa aiutare a capire cosa accadrà domani e poi dopodomani, all’Emirates Stadium, se dunque ci sarà Albiol o se si deve già cominciare a far scaldare di nuovo Cannavaro. «Niente di grave, però servono sempre ventiquattro ore». Magari ne torneranno utili quarantotto, con due notti di riposo, nessun allenamento e solo la terapie del caso: Albiol sa quello che vuole e sa anche come e quando volerlo e l’Arsenal appartiene ai desideri immediati, perché la Champions vista da dentro è una cosa, vista da fuori è sempre bella e starsene in poltrona a casa proprio no. Per ora, indicazioni farfugliate, non c’è da agitarsi più di tanto e la risposta più o meno attendibile è prevista per oggi: intanto, sul charter che porterà il Napoli a Londra, Albiol ci salirà.
OH CAPITANO! – Firma o medita? L’annuncio è imminente, contratto sontuoso, tre milioni e mezzo per riacquistare Zuniga e l’ennesimo indizio che sa di prova arriva all’ingresso in campo delle squadre, quando la fascia di capitano “brilla” sul braccio del colombiano, il primo della storia a rappresentare il Napoli in maniera ufficiale. Fuori Cannavaro, fuori anche Hamsik, il più vecchio é il “tenero” Camilo, ormai alla sua quinta stagione con il Napoli e con altre quattro che l’aspettano: perché a questo punto è semplicemente un dettaglio l’accordo. I capitani non lasciano mai la barca che fila via come il vento…
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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