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Il Tempo attacca: al San Paolo furto legalizzato

Verrebbe voglia di urlare, di abbandonare lo stadio e passare le domeniche in famiglia oppure al mare. La Lazio perde a Napoli e fin qui non ci sarebbe nulla di trascendentale, peccato che al San Paolo sia andato in scena un furto legalizzato. I tifosi biancocelesti hanno vissuto un film horror, per usare termini cari a De Laurentiis, davanti alla tv. Hanno esultato per la buona prova della banda di Reja, ma alla fine sono rimasti schifati dall’arbitraggio e dall’atteggiamento finale di Mazzarri. Sì, proprio lui che si è lamentato per tutto il campionato, ha deciso stavolta di non parlare di arbitri: evidentemente è soddisfatto di aver ottenuto il malloppo, ossia i tre punti. La tecnica del piagnisteo, usata sicuramente a ragione in un momento del campionato per i torti subiti dalla sua squadra, ha sortito gli effetti sperati nel momento decisivo e così il Napoli è andato alla cassa a ritirare l’«aiutone». La Lazio, scippata sul più bello, ci rimette la partita per colpa di un arbitro modesto. È grave che Braschi abbia scelto lui per una sfida tanto importante dopo gli errori che hanno costellato la stagione del fischietto di Livorno. E perdipiù i sospetti possono aumentare visto che anche il tecnico del Napoli e Lucarelli sono nati a Livorno, città piccola dove tutti si conoscono e frequentano gli stessi ristoranti: a pensar male si fa peccato ma… E non è tutto, visto che spesso Banti si allena sul campo dove c’è anche la Carrarese di cui il giocatore del Napoli possiede delle quote. Tutto regolare? Chissà….di certo Lotito farebbe bene a chiedere chiarimenti anche di un occhietto (forse solo un tic?) al fischio finale tra l’arbitro e Lucarelli che ha lasciato di stucco un giocatore della Lazio. Una sconfitta che fa malissimo, la si può interpretare come un segnale chiaro da parte del Palazzo: la Lazio non è gradita in Champions League, se ne deve fare una ragione anche il presidente Lotito che continua a prendere schiaffi in faccia. Dopo l’aggressione fisica subita durante una cena dal presidente del Napoli, ieri è arrivato il pacchetto regalo sotto forma di arbitraggio a senso unico e di beffa finale. E ora? Bisogna chiudere il campionato con dignità e poi cambiare strategia in Lega perché ancora una volta sono gli arbitri potranno decidere chi incasserà l’assegno con i milioni di euro della Champions League. Però, basta prese in giro.

La Redazione

C.T.

Fonte: Il Tempo

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