Casa, dolce casa: per starsene con moglie e figlio e magari anche un po’ con se stesso, per meditare a lungo e senza lo stress da prestazione che toglie il respiro, per avere dinnanzi un panorama nel quale infilare la testa e poi lanciarsi nelle valutazioni: e capire se due più due fa veramente quattro. Cioè: meglio l’uovo (d’oro) oggi di quel Napoli con il quale è cresciuto pure Mazzarri, cogliendo il meglio di sé, oppure andare a inseguire il proprio domani con la Roma da ritoccare qua e là, da riedificare secondo le proprie idee di calcio? Le domande si inseguono sistematicamente e pure domenica sera, a festa ultimata, con tanto di giro di campo e poi di black-out mediatico per sfuggire agli insidiosi interrogativi, le risposte restano immutate: «Deciderò soltanto al termine della stagione, dunque dopo la gara del 19 maggio all’Olimpico».
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