Insieme all’Udinese del napoletano Di Natale, la serie A ha acceso i riflettori su German Denis. Il Tanque è stata una scommessa parzialmente persa dal Napoli.Denis, che in Nazionale ritroverà Lavezzi, è andato via dal Napoli, che lo aveva acquistato nel 2008 per 8 milioni di euro dall’Independiente. De Laurentiis lo ha ceduto nell’estate del 2009 all’Udinese per 4 milioni complessivi. Il Tanque voleva spazio e fiducia, la squadra di Mazzarri non poteva garantirglielo dopo l’arrivo di Cavani e prima della cessione , quasi contemporanea, di Quagliarella. Col Napoli 15 reti in 72 gare, ma nell’Udinese trova Di Natale e Sanchez che gli lasciano le briciole (5 reti in 27 gare). Tra queste anche la presenza con gol al San Paolo, con il buon German che non esulta per rispetto dei tifosi. Non gli basta essere la prima riserva in attacco in Friuli, vuole di più. L’occasione gliela fornisce il suo mentore italiano, Pierpaolo Marino, che convince l’Udinese a cederlo all’Atalanta in prestito con diritto di riscatto. È la svolta: Colantuono gli cuce la squadra su misura, con due ali e un fantasista tutti per lui. E’ storia di oggi, Denis trascina gli orobici a 18 punti (senza i 6 di penalizzazione) con 7 reti in 10 gare, media 0,7 a partita.In Argentina scrivono: «Denis estado de grace», ovvero è in stato di grazia.
«All’Atalanta sto benissimo – confessa-, sento la fiducia di tutti ed è la cosa più importante».
Fiducia e coccole, quelle dell’altro ex Marino.
«È come un figlio per me, è l’attaccante perfetto. Quando vedo brillare gli occhi a German, alla moglie e ai loro bambini, mi si allarga il cuore: qui hanno trovato la loro famiglia».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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