Secondo in campionato a nove punti dalla Juventus, nei conti il Napoli è già da scudetto. Il bilancio al 30 giugno 2012 è il sesto consecutivo in attivo per la società controllata dalla Filmauro Srl di Aurelio De Laurentiis. E il risultato è in miglioramento, con un utile di 14,72 milioni dopo 11,6 milioni di tasse, più che triplicato rispetto al’utile di 4,2 milioni del 2011. Tra le voci di bilancio spicca l’aumento del 23,4% del valore della produzione, i ricavi sono saliti da 122,3 a 150,9 milioni, escludendo le plusvalenze da calciomercato che alcuni club includono nei ricavi. Questo balzo è dovuto essenzialmente all’incremento dei diritti televisivi per la partecipazione alla Champions League, i diritti tv nel complesso sono saliti da 58,4 a 85,8 milioni. Dagli sponsor sono arrivati 26,7 milioni, i ricavi da stadio hanno generato 17,47 milioni. Nella scorsa stagione la squadra è arrivata agli ottavi di Champions League, eliminata dal Chelsea, in serie A si è classificata quinta, ha vinto la Coppa Italia. Il segreto del Napoli, stando alle cifre ufficiali del bilancio, è il contenimento degli ingaggi dei calciatori, pur con una rosa di alto livello. Il costo totale del personale è stato di 57,89 milioni, con un’incidenza del 38,36% sul valore della produzione, inferiore a tutti i grandi club di serie A. Il numero medio dei dipendenti è 69,55, di cui 31,88 calciatori. Modesto il contributo delle plusvalenze da cessione calciatori, pari a 3,87 milioni al netto delle minusvalenze. La cessione più importante è stata quella di Victor Ruiz Torre al Valencia per 8 milioni, con una plusvalenza di 3,66 milioni. Il calciatore era stato comprato nel l’esercizio precedente dal l’Espanyol per 7,5 milioni. Nello scorso esercizio il Napoli ha investito per l’acquisto di calciatori 39,31 milioni. Le operazioni più costose sono state gli acquisti di Blerim Dzemaili dal Parma e Miguel Angel Britos Cabrera dal Bologna, entrambi valutati 9 milioni, quindi Gokan Inler rilevato per 8,8 milioni dall’Udinese. Sorprende leggere nel bilancio che uno dei giovani più promettenti del campionato, Lorenzo Insigne, 21 anni, sia stato acquistato dal Foggia con una valutazione di soli duemila euro. I debiti verso il personale per retribuzioni, che nel 2011 erano saliti a una cifra anomala pari a 7,076 milioni, sono scesi a 4,06 milioni; a questo si aggiunge il debito verso il personale per competenze maturate e non liquidate, diminuito da 3,65 a 2,89 milioni. Un’altra voce che pone il Napoli controcorrente rispetto ad altre società di calcio è l’elevata liquidità, a fine esercizio è aumentata da 9,05 a 26,7 milioni, depositata presso Unicredit. L’assemblea dei soci ha accantonato l’utile a riserva, senza dividendo. Tuttavia De Laurentiis e familiari incassano larga parte del compenso liquidato a favore dei componenti del consiglio di amministrazione, pari a 4,06 milioni. Il cda è composto da quattro esponenti della famiglia, con il presidente Aurelio ci sono la moglie Jacqueline Marie Baudit (vicepresidente) e i figli Edoardo e Valentina, il quinto consigliere è Andrea Chiavelli, amministratore delegato. Dopo la fine dell’esercizio nel calciomercato estivo il Napoli ha ceduto giocatori per 32 milioni, «realizzando una plusvalenza complessiva pari a 31,6 milioni di euro», precisa il bilancio. Frutto della vendita di Ezequiel Lavezzi al Psg, che abbellirà il bilancio 2013.
Fonte: Il sole 24 ore
La Redazione
L.D.M.
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