LE FORMAZIONI – Tutto confermato per l’Inter di Antonio Conte, che si affida a Lukaku davanti e a Gagliardini, preferito comunque a Eriksen, buona arma in corso d’opera. Invece nel Siviglia cambia solo il centravanti, perché il titolare è Luuk De Jong, goleador della competizione per i biancorossi, e c’è un Banega all’ultima partita con la maglia degli spagnoli.
INIZIO SPRINT – Il Siviglia non dovrebbe concedere troppo spazio a Lautaro e Lukaku, ma su un occasione da calcio d’angolo – con un’uscita così così di Handanovic – Barella dà la palla al belga che inizia una corsa da sprinter. Diego Carlos non riesce a contenerlo e, appena entrato in area, lo tira giù. Niente rosso (solo ammonizione) ma rigore che Lukaku non sbaglia per il trentaquattresimo gol stagionale, come Ronaldo alla sua prima stagione. Chapeau.
IL SIVIGLIA NON MOLLA – La sensazione è che l’Inter abbia le carte per fare male davanti, ma che gli andalusi riescano a sviluppare bene anche il proprio gioco. Tanto da pareggiare dopo poco, al dodicesimo, dopo l’ennesimo cross dalla destra messo in mezzo da Jesus Navas. Godin dorme un po’ e De Jong, di testa, batte Handanovic da pochi passi. La sfida si fa più equilibrata, c’è tempo per una – grossissima – protesta di Conte per un presunto fallo di mano da rigore ancora di Diego Carlos, poi Banega lo va ad affrontare a muso duro.
BOTTA E RISPOSTA – Il Siviglia la ribalta al minuto trentatré, quando Banega pennella perfettamente un arcobaleno sulla testa di De Jong che, in terzo tempo e sul secondo palo, va a svettare sopra Gagliardini trovando l’angolino alto – e distante dalle manone di Handanovic. Subito dopo è Brozovic a imitare l’ex interista, regalando una parabola che Godin deve solo spingere in rete, con un inserimento aereo. Due a due e gara molto aperta, tutt’altro che tattica.
GRANDI OCCASIONI – Nella seconda frazione l’Inter sembra in controllo, con il Siviglia che non riesce a dare la stessa qualità e corsa rispetto al primo tempo. Così Gagliardini ha sul piede il pallone per trovare il terzo gol, ma la sua conclusione è murata dalla scivolata del difensore. Poi a metà tempo Lukaku, lanciato da Lautaro sul filo del fuorigioco, arriva fino a Bounou e prova con il piattone, ma il portiere avversario scende come un portiere di calcetto e blocca il tentativo.
INCREDIBILE EPILOGO – L’Inter sembra in controllo, ma ancora una volta i calci di punizione rischiano di essere fatali. Diego Carlos si ritrova tutto solo in mezzo all’area, D’Ambrosio e Godin non accorciano, la rovesciata del brasiliano sarebbe fuori. Lukaku però ci mette lo zampone e fa autogol, davvero pazzesco. Negli ultimi minuti Sanchez ha l’occasione per pareggiare dopo un’azione insistita, ma Kundé salva sulla riga la spaccata del cileno che stava per entrare lemme lemme in porta.
fonte: tmw
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