Due gol nel cuore del secondo tempo e l’SSC Napoli riscrive la storia. Per la prima volta una squadra italiana espugna il Madrigal, per la prima volta gli Azzurri conquistano una vittoria in trasferta nella massima competizione europea, per la prima volta il Napoli accede agli ottavi di finale della UEFA Champions League. Merito di Gökhan Inler e Marek Hamšík, gli autori dei due gol che spalancano le porte del Paradiso.
Walter Mazzarri non cambia, né modulo né uomini. L’unica novità rispetto all’impresa con il City è il ritorno di Juan Zúñiga sulla fascia sinistra ed è proprio del colombiano la prima occasione da rete: Ezequiel Lavezzi mette al centro della destra, la difesa di casa sale male e Zúñiga si ritrova tutto solo davanti a Diego López ma pecca di convinzione e calcia debolmente tra le braccia del portiere.
Il Villarreal non avrà grandi motivazioni ma di certo non sta a guardare e neanche trenta secondi dopo sfiora il gol con un sinistro dai venti metri di Marco Ruben che Morgan De Sanctis devia appena sul palo. Sul calcio d’angolo successivo, Cristián Zapata salta più in alto di tutti ma non inquadra la porta.
Provano a farsi vedere di tanto in tanto gli spagnoli, ma è il Napoli a fare la partita. Quando accelera, Lavezzi è imprendibile ma troppo spesso predica nel deserto. Come al 18′, quando lancia Christian Maggio sulla corsa, ma l’esterno della Nazionale sbaglia il controllo e sciupa tutto. Incidono poco gli azzurri: Inler e Walter Gargano sono buoni palleggiatori ma non verticalizzano mai e sulle fasce non ci sono sbocchi. Ci vorrebbe una giocata di classe, Hamšík ci prova anche al 40′ ma il suo sinistro da fuori finisce a lato d’un niente.
Si va al riposo sullo 0-0, e con il Napoli virtualmente eliminato per il contemporaneo vantaggio del City. Chi si aspetta gli azzurri arrembanti nella ripresa, però, resta deluso: la prima occasione è tutta del Villarreal con De Sanctis che disinnesca in tuffo la conclusione mancina di Hernán Peréz. Sono più aggressivi gli spagnoli e cominciano a guadagnare metri con le geometrie di Bruno Soriano.
Il Napoli soffre e rischia anche molto al 52′, quando Hugo Campagnaro usa le maniere forti per fermare Jonathan De Guzmán in area. Mazzarri protesta e viene a contatto con Nilmar, l’arbitro lo allontana. La fa da padrona il nervosismo, gli errori in fase di impostazione non si contano più. Quando al 61′ Lavezzi indovina l’assist vincente per Edinson Cavani, poi, il Matador non riesce a saltare López e si rifugia in un retropassaggio per lo stesso Lavezzi che viene però contrato al momento del tiro.
L’occasione scuote il Napoli: al 65′ Hamšík tocca per Inler ai venticinque metri, lo svizzero controlla ed esplode il sinistro che lascia di sasso il portiere e s’insacca nell’angolino. È il primo gol di Inler con la maglia azzurra, nella notte più importante dell’anno. Sulle ali dell’entusiasmo, i partenopei premono sull’acceleratore e al 67′ vanno un’altra volta vicini al bersaglio grosso con Lavezzi che in acrobazia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, chiama López alla gran parata.
Il raddoppio è solo rinviato: il Napoli controlla agevolmente e appena può chiude il match: Lavezzi batte un corner dalla sinistra, il pallone sfila tra una selva di gambe e finisce sui piedi di Hamšík che manca il primo tap in ma non il secondo. È il 2-0 che vale l’impresa, blindata anche da una strepitosa parata di De Sanctis su Gonzalo Rodríguez nei minuti di recupero. E ai piedi del Vesuvio comincia la festa.
La Redazione
Fonte: uefa.com
G.D.
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