Telefonate e due incontri all’hotel Vesuvio. «Siamo pronti ad accogliere il Napoli: è una proposta seria che adesso va sostanziata». Il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, conferma la disponibilità della sua amministrazione per costruire lo stadio nell’area nord della città e farvi giocare gli azzurri.
Sindaco, come nasce questa idea?
«È un’occasione sportiva e imprenditoriale per la città perché in un’area estesa, in parte di proprietà comunale, si potrebbe creare una struttura aperta tutti i giorni,con aree commerciali. Un’occasione di lavoro per almeno cinquecento persone».
De Laurentiis le è sembrato disponibile?
«Abbiamo fatto dei ragionamenti con il presidente, proponendo di utilizzare queste aree non soltanto per il calcio ma anche per la sua attività di produzioni cinematografiche. Un progetto ad ampio respiro che tenga conto anche della Casertana».
In che senso?
«Confidiamo nella partecipazione al campionato di Seconda divisione, la squadra è un bene della città e va rispettato e sostenuto. Ecco, abbiamo chiesto al Napoli di favorire il rilancio della Casertana: deve esservi un coinvolgimento per supportare il ritorno nel calcio professionistico. Ma non è solo questo, ovviamente. Si tratta di un’importante opportunità anche sotto l’aspetto del turismo perché gli effetti della presenza di una squadra come questa sono immaginabili».
Dove sorgerebbe lo stadio?
«Area nord della città, una zona periferica dove potrebbe esservi sviluppo».
Da non prendere in considerazione la ristrutturazione dello stadio Pinto, dove gioca la Casertana?
«Si ragiona su un impianto da 40-50milaposti,le dimensioni sono differenti. Certo, ristrutturazione e ampliamento sono possibili, tuttavia mi sembra una soluzione complicata».
De Laurentiis è impegnato in una delicata trattativa con il Comune di Napoli: quali sono i tempi di quello di Caserta, invece?
«Entro un mese il Napoli dovrebbe dirci cosa vuole fare, se accetta o meno la nostra proposta. Il termine è questo perché poi dovrebbe cominciare una discussione nel nostro ambito».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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