I guantoni sono pronti, la calzamaglia per proteggersi dal freddo siberiano pure, la voglia è quella di sempre. Gianluca Pegolo si candida per un’altra notte da protagonista, proprio contro il Napoli, la squadra contro cui è entrato nel cuore del tifo bianconero. Il rigore parato sotto la curva Robur a Cavani è diventato un cult per i sostenitori senesi: è impossibile per un assiduo frequentatore dell’Artemio Franchi – Montepaschi Arena non passare da Youtube per visionare il video della sua prodezza contro el Matador girato proprio alle sue spalle da un supporter di casa. Per gli amanti di internet non è finita, c’è pure la trasposizione del tormentone musicale del momento “ai se eu te pego”, cui basta aggiungere il lo in fondo per creare un irridente “ai se eu te pegolo” rivolto proprio al penalty fallito dall’attaccante uruguagio. Ma è anche un modo per esaltare le prodezze dell’eroe inatteso. In tema di rigori, Pegolo ha già dato anche ampio contributo alla causa Coppa Italia: suoi gli interventi decisivi su Bollino e Cetto a Palermo, quando il 4-4 dei regolamentari (nel quale, per inciso, aveva fronteggiato senza successo altri due penalty di Ilicic) si è trasformato nel 4-7 che ha lanciato il Siena nei quarti. È il torneo delle riserve, la Coppa Italia, ma Pegolo sta fluttuando nel mezzo tra la definizione di riserva e titolare. In campionato Brkic non c’è, assente fino a tempo indeterminato per i postumi di un’operazione alla parete addominale. Doveva rientrare entro 3/4 settimane dall’intervento, secondo la prima prognosi, ma dal 21 dicembre, giorno dell’intervento in una clinica slovena, è trascorso molto più tempo. Pegolo ha così preso possesso dei pali scaldando presto il cuore dei tifosi bianconeri: inoperoso o quasi contro la Lazio, traforato tre volte ma senza particolari colpe a Parma, il portiere veneto ha entusiasmato con le sue parate contro il Napoli. Nel derby di Firenze, partita che ha scatenato l’ira dei tifosi per l’atteggiamento arrendevole di gran parte della squadra, è stato l’unico a salvarsi in virtù dei suoi interventi che hanno contenuto il passivo. A Torino è stato il protagonista del secondo pareggio consecutivo in casa della Juventus: ma se il 3-3 di due anni fa, pur miracoloso con la rimonta di tre gol, non è che un mero dato d’archivio nel mezzo di una stagione fallimentare, il punto raccolto domenica scorsa può pesare tantissimo nell’economia di questo campionato in cui il Siena vuole centrare la salvezza. Non è mancato il capitolo mercato anche per Pegolo, richiesto nelle ultime ore dal Besiktas: l’agente ne ha parlato con gli emissari del club turco, il Siena però ha preferito rinunciare, visto e considerato che Pegolo dovrà difendere la porta ancora per qualche partita. E chissà che, come ha anticipato Sannino in una delle ultime conferenze stampa, non possa comunque ritrovarsi titolare anche nel giorno in cui Brkic sarà a completa disposizione. Stasera una nuova tappa, contro il Napoli, cercando di impedire alla squadra di Mazzarri l’accesso alla finale di Coppa Italia. Il ruolo di “spezza sogni”, a Pegolo, evidentemente piace, e ne sa qualcosa proprio il Siena. Nove anni fa, con l’undici di Papadopulo lanciato verso la A, il popolo bianconero era pronto a festeggiare la vittoria casalinga contro il Verona, ma a congelare lo 0-0 e rimandare il tutto alla giornata successiva ci pensò proprio Pegolo, allora fedele custode della porta gialloblù. Un muro invalicabile contro cui Pinga e compagni sbatterono la testa dal primo all’ultimo minuto. Sannino si augura di rivedere ancora lo stesso muro in azione.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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