Buoni, state buoni: perché in quel rifiuto secco dell’Uefa, c’è un avviso ai naviganti d’un San Paolo, la casa del gol di Cavani (undici reti su diciassette segnate qui) perennemente sotto la luce d’ingrandimento. L’ultimo stadio è proprio questo, dopo che il ricorso del Napoli contro la multa da 150mila euro e alla squalifica del campo per una gara (pena sospesa) è stato rigettato. Buoni, state buoni: perché Napoli-Psv resta chiaramente monitorata, fissata al microscopio, e non permetterà più di sbagliare. Né fumogeni e né petardi, vie d’accesso lasciate libere: un comportamento irreprensibile, richiesto dal club attraverso l’intervento del proprio legale, Mattia Grassani.
«Non c’è stato miglioramento e neanche inasprimento della pena, ma il rischio squalifica resta ed è serio e colpirebbe, nel caso in cui si dovessero verificare situazioni proibite dai regolamenti, la gara dei sedicesimi di Europa League. Sarà fondamentale un comportamento virtuoso, nella sfida contro gli olandesi del Psv: perché altrimenti, in presenza di atteggiamenti non adeguati, si andrebbe incontro ad inevitabili sanzioni e si pregiudicherebbe la prossima interna del Napoli, che sarebbe costretto a giocare a porte chiuse».
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