Quei complimenti di Benitez mentre lasciava il campo sotto gli applausi scroscianti della folla, Hamsik li ha graditi e li stava forse anche aspettando. Mai sostituzione è stata assorbita con tanto piacere. Don Rafa gli ha concesso la standing ovation. E Marek, mentre riceveva quell’abbraccio sotto la panchina, ha ringraziato il tecnico. L’allenatore non gli aveva mai fatto mancare la sua fiducia, anche nei momenti più critici. Gli concedeva ogni volta tutta la libertà di potersi esprimere in campo. E Benitez sapeva che prima o poi il capitano sarebbe tornato quello di prima. «Sono contento per lui – ripeteva il tecnico spagnolo a fine gara – ma non avevo dubbi. Per quanto riguarda il modulo, anche l’anno scorso era lo stesso e Marek aveva realizzato cinque gol prima di infortunarsi». Hamsik inseguiva un gol al San Paolo da un anno quasi, dal 2 novembre scorso, vittoria sul Catania per 2-1. E stava diventando un incubo. A volte i portieri avversari, a volte i legni, a volte imprecisione nella mira. E per un lungo periodo s’era innervosito a tal punto da non riuscire a mettere in pratica le giocate più semplici. Ieri ne ha trovati due in un colpo solo. Uno più importante dell’altro. Due gol che portano fuori dal tunnel uno dei giocatori più preziosi per il Napoli. E mercoledì avrà di fronte colui che lo portò nel grande calcio, Pierpaolo Marino, dg dell’Atalanta. Hamsik è ultrafelice per la doppietta. Si era presentato così a Benitez lo scorso campionato, alla prima in casa con il Bologna. Poi a metà stagione quell’infortunio, il primo serio della sua carriera, lo doveva mettere fuori gioco nella corsa verso il secondo posto. Ma appena guarito, eccolo tra i protagonisti della vittoria della Coppa Italia.
Quest’anno non era iniziato sotto i migliori auspici. Hamsik avrebbe voluto e dovuto trascinare il Napoli in Champions. Non vi è riuscito, pur centrando il bersaglio a Bilbao. E s’era incupito. E nel mese scorso s’era detto di tutto e il contrario di tutto sulla sua astinenza. Persino dopo la rete siglata a Bratislava in Europa League, davanti ai suoi ex tifosi. Si era parlato di scarsa dimestichezza con il modulo di Benitez. Di condizione atletica non al meglio. Di poca intesa con Higuain e gli altri compagni del reparto avanzato. Di un Hamsik quasi da tenere fuori. Invece Benitez è stato coerente con le sue idee e prezioso per lo slovacco. L’ha schierato sempre. L’ha spronato. E Hamsik in un colpo solo ha ritrovato gol e convinzione. Gambe e lucidità. Due reti che hanno pungolato anche Higuain ad emularlo e a tornare al gol anche lui. Due reti alla Hamsik. Tempismo, precisione, forza. Lo slovacco ha sfoderato alcune delle specialità della ditta. Ed ora non può che limare ancora la sua condizione atletica. Non può che spingere il Napoli sempre più in alto. Non può che smentire i suoi detrattori. Che non sono mai stati i tifosi. Per la gente Hamsik non si tocca, non si discute, non si critica. E’ il beniamino per eccellenza. Colui che lega il passato dell’era De Laurentiis con il presente ed il futuro. Colui che non ha mai ascoltato le sirene di mercato e ha scelto Napoli come sua seconda casa. E ieri sera tutta Napoli era felice per lui e con lui.
Fonte: Corriere dello Sport
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