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Il rosso sbagliato. La furia del Napoli su Tagliavento

Espulso Ghoulam, gara condizionata: decide Joaquin

NAPOLI – Colpo gobbo della Fiorentina, si potrebbe dire se la parola gobbo non richiamasse recentissime amarezze viola. Il colpo, però, c’è tutto. La Fiorentina ha vinto a Napoli in fondo a una partita che era stata piegata, sul finale del primo tempo, dalla decisione di Tagliavento: rosso per Ghoulam perché, intervenendo su Bakic, aveva interrotto una chiara occasione da gol. Il guaio, per l’arbitro ternano ma soprattutto per il Napoli, era nel tempo dell’intervento dell’algerino che ha toccato prima la palla e poi la gamba del viola. In ogni caso, la vittoria ha risolto qualche accenno di problema nella Fiorentina, tornata a vincere in trasferta dopo più di due mesi: le ha permesso di consolidare il 4° posto (+4 sull’Inter) e di continuare a sognare il 3° posto che oggi il Napoli difende con 7 punti di vantaggio. I problemi sono quasi tutti napoletani: la Roma sta portando via il 2° posto (6 punti in più e una partita in meno) e la gara di ieri (anche se sembrava un posticipo fra deluse europee più che un anticipo della finale di Coppa Italia) deve far riflettere Benitez proprio in vista della sfida del 3 maggio all’Olimpico.

UN TEMPO DEL NAPOLI – Fino all’espulsione di Ghoulam, la Fiorentina non era esistita. Fulminata dal gol di Pirlo in Europa League, era rimasta tramortita a Firenze. Il suo primo tempo è stato contro la sua natura: nata e cresciuta come squadra che tiene palla e attacca, è restata sempre dietro il pallone e ha cercato l’immobile (con la i minuscola) Gomez con lanci lunghi e imprecisi. Più che brutta, era spenta. L’esempio era dato da Borja Valero: giovedì scorso era stato uno dei primi a cedere alla stanchezza e ieri ha giocato passeggiando per 45 minuti. Questa sofferenza, peraltro, non nasceva da chissà quale aggressività del Napoli. Che stava attaccando, ma senza mai alzare il ritmo, sfruttando invece le disattenzioni della difesa viola che per due volte si è fatta infilare in contropiede ed è stata salvata da Neto, il portiere più reattivo del campionato. La prima occasione è stata un pezzo da manuale alla rovescia: ecco come una difesa non deve essere schierata sul lancio del portiere avversario. Reina, che ha dei piedi da centrocampista di buonissimo livello, ha assecondato lo scatto di Higuain con un sinistro da 70 metri, i due centrali Gonzalo e Savic si sono aperti, il Pipita ha fatto partire la sua sventola ma Neto l’ha deviata in angolo. Un po’ più manovrato il contropiede della seconda occasione, con tocco di Insigne per Hamsik e altro balzo del portiere viola.

IL ROSSO SBAGLIATO – Benitez e Montella avevano cambiato cinque titolari a testa rispetto all’amarissimo giovedì di Coppa, ma la rinfrescata non aveva restituito al Napoli, né tanto meno alla Fiorentina, la brillantezza che avrebbe dovuto rendere almeno interessante una partita fra la terza e la quarta della classifica. E se i viola erano sgonfi, l’errore vero è stato commesso prima dalla difesa del Napoli e subito dopo da Tagliavento: il Napoli ha permesso a Bakic di arrivare indisturbato al limite dell’area su lancio di Pasqual che Gomez, con un tunnel su Albiol, ha trasformato in un assist: Ghoulam l’ha buttato giù, ma dopo aver toccato la palla. Così si è rivisto in tv. Sul campo, invece, per Tagliavento era una chiara occasione da gol interrotta, dunque rosso.

I RIBALTONI – Benitez ha cambiato subito il Napoli, è passato al 4-4-1, con Callejon-Henrique-Albiol-Reveillere in difesa, Hamsik-Jorginho-Inler-Insigne a centrocampo (a inizio ripresa i due esterni si sono scambiati la posizione, per poi rimetterli com’erano) e Higuain in attacco. Montella è intervenuto nell’intervallo col cambio Ilicic-Bakic e il passaggio al 4-2-3-1: Aquilani-Borja Valero davanti alla difesa, Joaquin-Ilicic-Cuadrado dietro a Gomez. La Fiorentina ha lasciato il proprio centrocampo e si è messa a giocare in quello del Napoli. E’ cresciuto il ritmo di Aquilani e Borja Valero, si è scatenato Cuadrado, pur nel suo caos naturale, e il Napoli è indietreggiato. Poi si è fatto male Gomez (problemi al ginocchio sinistro, non quello rimasto incerottato per 5 mesi), è entrato Matri che in 20′ ha sbagliato 3 gol, ma ha difeso la palla buona, con Reina che l’ha rincorso in mezzo all’area lasciando la porta vuota: da Matri a Pasqual, cross preciso per il liberissimo Joaquin che di testa, da due passi, ha segnato. Nel frattempo, vista la serata di luna storta di Napoli, si era fatto male anche Mertens, entrato da 10 minuti. Nel recupero, l’ultimo gol sbagliato da Matri davanti a Reina.

Fonte: Corriere dello Sport

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