Rafa Benitez, e non solo. L’addio dell’allenatore spagnolo lascerà senz’altro strascichi. Non solo dal punto di vista delle polemiche per i risultati deludenti, ma anche come conseguenze sull’organico, che con il nuovo allenatore potrebbe cambiare faccia. Partenti incerti, ed altri sicuri. Non tutti sulla scia del Rafa madrileno. Saluteranno il Napoli Giandomenico Mesto e Roberto Colombo. Entrambi sono in scadenza di contratto. Per il terzino non ci sono speranze di rinnovo, mentre il terzo portiere ormai 40enne spera di strappare un altro anno di contratto, anche per il suo ruolo di uomo-spogliatoio e di aiuto nel lavoro coi portieri più giovani.
LASCERÀ SICURAMENTE L’AZZURRO anche l’attaccante spagnolo Michu, un nome che addirittura suona nuovo perché lui la maglia del Napoli l’ha vestita solo per qualche mese. Una lentissima ricerca della condizione migliore dopo l’anno e mezzo di infortunio, poi cenni di recupero e di nuovo la scomparsa nel nulla, ancora per problemi fisici. Di fatto Michu non è più rientrato e tornerà dal prestito allo Swansea. Qui i “certi”, poi ci sono invece gli “incerti”. Giocatori che potrebbero andare via, soprattutto dopo un’annata decisamente deludente: pochissime speranze di rimanere per Rafael Cabral. Il portiere brasiliano viaggia verso il prestito, ma una cessione a titolo definitivo non si esclude. Dovrebbero arrivare offerte, ma De Laurentiis vorrebbe vederlo rilanciarsi in un club poco ambizioso, magari di Serie A, e poi decidere cosa farne. Anche per l’altro portiere Andujar il destino è più che mai incerto: in crollo punto di vista del rendimento nell’ultima parte di stagione, rischia di non essere riscattato dal Catania (è in comproprietà). In caso di conferma rimarrà per fare il secondo e non sarà messo sul mercato.
RISCHIANO DI ANDARE VIA altri due “desaparecidos” della causa azzurra. Il primo è ormai un cliente fisso ed è Camilo Zuniga. Non si capisce cosa ha, e probabilmente la società cercherà di risolvere il problema cedendolo. A gennaio sono arrivate richieste per il prestito, tutte rifiutate. Chissà che De Laurentiis non possa ripensarci anche se la cessione definitiva è la pista prediletta. Però il colombiano ha costi altissimi (addirittura una clausola da 28 milioni) e un ingaggio enorme (3 milioni a stagione) che rendono il discorso problematico. Anche De Guzman è stato messo da parte (anche se ufficialmente si è parlato di problemi fisici) e finisce in lista di sbarco. Molto difficile liberarsene, perché anche lui ha un lauto ingaggio (siamo sui 2 milioni di euro) e anche come cartellino ha un costo intorno ai 4 milioni di euro. Poi ci sono i giocatori che si ritrovano col contratto in scadenza tra un anno: Britos, Inler e Gargano. Al momento per nessuno di loro si parla di rinnovo, ed è probabile che in caso di offerte il Napoli li lasci partire. Altrimenti rimarranno a scadenza come ha fatto Mesto. Chiaramente il nuovo allenatore si esprimerà in merito e darà la sua indicazione. Anche Henrique non ha mai fatto troppo bene e potrebbe andare via in caso di offerte. Sempre il nuovo allenatore deciderà se Strinic e Ghoulam sono giusti per la fascia sinistra: in caso di richieste di rinforzi non si esclude che De Laurentiis possa liberarsi del croato, pure lui molto deludente dopo una manciata iniziale di buone prestazioni. Poi ci sono i due “outsider”: Jorginho e Zapata sono i calciatori che hanno realisticamente un certo mercato.
DE LAURENTIIS ASPETTERÀ il nuovo allenatore e deciderà. Ad oggi il brasiliano è in lista partenze, mentre il colombiano vuole giocare di più. E infine ci sono i “pezzi grossi”: possibile che De Laurentiis decida di far cassa cedendo un attaccante importante. La ricerca di un esterno fa pensare che uno tra Callejon e Mertens potrebbe salutare: “favorito” lo spagnolo. Il nodo cruciale, invece, è rappresentato da Higuain: la sua situazione per ora è tranquilla, ma se dovesse chiedere lui di andar via, o se dovesse arrivare un’offerta seria De Laurentiis potrebbe pensarci seriamente, approfittando del clima di contestazione intorno all’argentino. Ma questa è un’altra storia…
Fonte: Il Roma
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