Un pezzo di azzurro nell’azzurro. Diciamo pure un pezzettino. Lorenzo Insigne sta facendo la sua bella figura con la maglia dell’Italia. Il nostro Magnifico non è mai partito titolare nella Nazionale delle meraviglie ma nei due spezzoni disputati con Irlanda e Spagna ha dimostrato ampiamente di essere un elemento di spicco notevole. Al pari degli altri titolarissimi. La verità è che per Conte è un lusso avere in panchina uno come l’attaccante partenopeo. È un vero e proprio asso nella manica il puntero di Frattamaggiore. Alla faccia di chi diceva che la sua convocazione era stata obbligata perché uno del Napoli doveva andare per forza agli Europei. Insigne, poi, era stato in dubbio fino alla fine. Ma in cuor suo il commissario tecnico sapeva che uno con la tecnica sopraffina come il Magnifico non poteva rimanere a casa. Se ne è accorto nel secondo tempo della sfida contro l’Irlanda e nei pochi minuti che ha giocato con la Spagna. Ha sparigliato le carte Lorenzo, si è piazzato tra le linee e l’azione del secondo gol dell’Italia è partito dai suoi piedi. Se i milioni di tifosi napoletani si sono riavvicinati alla Nazionale il merito è soprattutto del Magnifico. Che non si è mai intristito, ha accettato la politica aziendale di Conte consapevole che una volta buttato nella mischia si sarebbe fatto valere alla grande. E così sta succedendo. Non tutti si possono permettere di avere tra le riserve un talento del genere. Conte si è visto molte partite del Napoli nella scorsa stagione e anche se Sarri non adora il suo calcio alla fine ha deciso di portarselo in Francia. E bene ha fatto perché dalla Germania in poi Insigne può essere ancora più determinante. Con alcuni calciatori in affanno potrebbe tranquillamente essere lui il titolare. O magari il calciatore da schierare subito dopo l’inizio del secondo tempo. Già il fatto di essere stato preferito agli altri colleghi di reparto contro la Spagna la dice lunga sulle scelte di Conte. Con le avversarie un po’ stanche Lorenzinho riesce a spaccare in due le difese e a rendersi pericoloso. Non a caso contro l’Irlanda colpì un palo dopo pochi secondi che venne schierato. Poi partecipò bene alla manovra offensiva. L’altro giorno contro la Spagna non ha avuto per niente timore degli iberici. Li ha affrontati a viso aperto andando a confrontarsi con Piquè e Sergio Ramos. Poi a tempo scaduto si è inventato un cambio di campo innescando l’azione del raddoppio di Pellè. Il salentino l’ha ringranziato per l’ottimo passaggio a Darmian. A godere delle prestazioni di Insigne è stato anche Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli aveva chiesto a Conte di credere di più nel Magnifico ed è stato quasi accontentato. Il giocatore vuole incontrare il presidente per ridiscutere il suo contratto visto che da tre anni non c’è stato il rinnovo. E neanche un aumento di stipendio. Insigne sta dando molto alla causa partenopea e sta facendo bella figura anche in Nazionale. È un pupillo di Sarri e quando Hamsik andrà altrove potrà diventare il capitano. Sarebbe davvero una grande soddisfazione per un napoletano poter “comandare” la sua squadra del cuore. Per il momento Lorenzo è concentrato sull’Europeo sperando che si possa battere anche la Germania sabato prossimo. Appena finirà la competizione si riposerà prima di mettersi a disposizione di Sarri per vivere una stagione importante dove si potrà mettere in evidenza in campionato ma anche in Champions League.
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