Erano ben altre le sue aspettative per questa stagione. Anche la società si stava preparando ad un addio, sofferto ma inevitabile, visto l’incompatibilità del calciatore con il nuovo ruolo. E invece Christian Maggio sta rimettendo in discussione il suo futuro. L’esterno vicentino è il secondo calciatore della rosa del Napoli per stagioni disputate con la maglia azzurra; Maggio, infatti, fu acquistato dalla Sampdoria nel 2008 e da allora è sempre stato un punto fisso sia per Reja sia per Mazzarri. L’arrivo di Benitez ha penalizzato il giocatore, abituato a giocare come esterno in un centrocampo a 5 e non come terzino di una difesa a 4. Le stesse difficoltà erano già state riscontrate da Maggio nelle varie partite con la Nazionale, quando Prandelli lo impiegava come esterno di difesa. Così, le prerogative di questa stagione non erano di certo delle più rosee. L’adattamento nel ruolo non ha avuto gli esiti sperati, tanto che nella seconda parte della scorsa stagione, Benitez gli ha preferito spesso Henrique; il suo impiego però è diventato inevitabile per gli infortuni di Mesto e Zuniga sugli esterni. Inoltre, a febbraio Maggio compirà 33 anni.
Sono i due principali motivi per cui la società stava prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di non rinnovare più il contratto del calciatore, in scadenza a giugno. Le recenti prestazioni, invece, hanno dovuto far ricredere tutti. Di certo, Maggio non è più un terminale offensivo come lo era prima, ma ha ritrovato la posizione in mezzo al campo, riuscendo anche a proporsi spesso ed efficacemente quando la squadra attacca. Oltre, ovviamente, ad essere preciso e puntuale nelle chiusure in difesa. Sarà un argomento che il Napoli dovrà discutere con la massima urgenza, una volta che sarà chiaro il futuro di Benitez. Il discorso, infatti, andrà affrontato con il tecnico che siederà sulla panchina azzurra la prossima stagione e il rinnovo dell’allenatore spagnolo non è stato ancora oggetto di trattativa tra le parti. Indipendentemente dalla guida tecnica, però, Maggio sta dimostrando di meritare ancora un posto in questa squadra, di cui è diventato anche un leader, considerate le ormai sette stagioni in azzurro (per un totale di 240 presenze e 22 gol) che lo hanno reso il vice-capitano del Napoli. Qualora Maggio si mantenesse su questi livelli, sarebbe complicato dovergli dare il benservito. Nelle scorse stagioni, la società si è eretta in sua difesa quando Mazzarri voleva portarlo all’Inter. Stavolta, l’esterno dovrà convincere proprio chi lo ha sempre voluto trattenere. E’ questa, probabilmente, la sfida più complicata della sua carriera.
Fonte: Il Roma
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